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sabato 29 ottobre 2011

Il Cigno Nero - Epilogo


New York, Dicembre 2011

Gabriel guardò l’insolita platea. Era la prima volta che si trovava di fronte a quelle persone. Ne aveva studiato il curriculum uno per uno. Aveva imparato i nomi, le date di nascita, i luoghi di nascita, i nomi dei familiari per ciascuno di loro: tutto ciò gli sarebbe servito dopo, durante la cena di gala organizzata per Natale, per fare buona impressione su di loro. I primi mesi di lavoro erano stati lunghi e pesanti. Aveva trascurato molto Lauren, era tornato poco a Boston durante i weekend e quando Lauren si era recata a New York a trovarlo, l’aveva spesso lasciata sola. Ma era necessario. Ogni cosa di ciò che aveva fatto era necessaria per supportare il suo nuovo ruolo.

Gli occhi della platea erano puntati su di lui. Si schiarì la voce e iniziò.

venerdì 28 ottobre 2011

Il Cigno Nero - Capitolo 6


New York, Agosto 2011

L’email aveva parlato chiaro. Tutti in riunione in Sala Consiglio alle ore diciotto. Allora perchè non c’era ancora nessuno?

Evelyn montò su tutte le furie. Scese al quinto piano, dove si trovava l’ufficio di Dick, ma si bloccò appena uscita dall’ascensore. Marc era seduto alla scrivania di Dick e Dick gli stava illustrando qualcosa. Evelyn decise di avvicinarsi lentamente, per captare, prima di arrivare lì, cosa si stessero dicendo. Man mano che avanzava nell’open space, gli occhi dei suoi dipendenti la guardavano timorosi: sentivano che stava per scoppiare un temporale.
-         Non mi torna! – urlava Marc.
-         Devo rispiegarti di nuovo, Marc? Possibile che non capisci?
-         Come hai fatto ad avere la certezza che questi tre titoli fossero quelli buoni? Porca miseria, ci vuole un indovino con questi mercati! Sento puzza di marcio, lo capisci?
-         Marc, calmati. Il modello mi evidenzia i titoli con la stessa volatilità del mercato...
-         No no no Dick. La volatilità del mercato era stabile, “prima” che voi li acquistaste. Così come era stabile “prima” che voi li vendeste. Come può essere? E’ contrario ad ogni legge economica, lo capisci? Voglio sapere come funziona il modello...
-         Ma era spiegato nel documento che Evelyn vi ha portato in Consiglio, Marc... non farei che ripetermi...
-         Vuoi ripeterlo davanti al Consiglio, Dick? – Marc lo guardò seriamente.

Il Cigno Nero - Capitolo 5


Boston,  Agosto 2011

I lunghi capelli erano girati intorno ad una matita, avvolti su se stessi e fissati sulla nuca. La giacca era appoggiata alla sedia. Faceva caldo, nonostante l’aria condizionata. Lauren era seduta sulla poltrona, una gamba stesa sotto la scrivania ed una stretta al petto, con il piede che appoggiava sulla sedia. La mano destra giocava con il mouse, selezionando da vari menu a tendina le opzioni scelte per quel report. Aprì nuove finestre con nuovi grafici, cambiò schermo ed aprì il terminale con i dati di mercato. E giù altri grafici. Poi si acquietò un attimo e pensierosa guardò il soffitto. Frettolosamente cercò un numero sul blackberry, lo appoggiò sul tavolo e compose il numero sul telefono fisso. Squillava. Uno... due... tre... “Dài, rispondi” pensò tra sé...
-         Matthew Weber, chi parla?
-         Ciao Matthew sono Lauren.
-         Lauren! Sì. Ciao come stai?
-         Bene Matthew. Ti disturbo?
-         No, no. Stavo leggendo un noiosissimo report sul bilancio di una società.
-         Mm... ti capisco allora. Se posso allora...
-     Certo, dimmi. Qualcosa non va? Quando mi chiami c’è sempre qualcosa che non va...

giovedì 27 ottobre 2011

Il Cigno Nero - Capitolo 4

Boston, Maggio 2011

Una lacrima scese sul volto di Gabriel. Gli occhi gli bruciavano. Era troppo tempo che era seduto alla scrivania con gli occhi fissi sullo schermo del computer. Doveva staccare. Così si alzò e passeggiò per la sua stanza andando avanti e indietro, rimanendo talora fermo davanti alla finestra, con gli occhi fissi nel vuoto.

Non più che numeri occupavano la sua testa. Aveva studiato fin nei minimi dettagli il rapporto di Lauren sull’andamento dei loro portafogli e riletto più volte il commento degli analisti della Direzione Investimenti. Il trend era in crescita da marzo, questo era fuori di dubbio. Anche i portafogli si stavano comportando bene. 

Eppure c’era qualcosa che lo “disturbava”: l’andamento dei fondi restava ancora ben sotto la media della categoria e i mercati sembravano essere al top di un trend ascendente in modo stabile. Non era questo che aveva previsto: si era speso per una ripresa, ne era stato certo a lungo, ma ora qualche dubbio si insinuava nella sua testa. La “catastrofe” sembrava imminente e lui, come amministratore delegato, doveva fare qualcosa per garantire alla sua società di restare a galla, altrimenti sarebbe affondato con essa. In più, quella “catastrofe” avrebbe voluto dire la sua smentita e questo, davvero, non l’avrebbe potuto digerire.

I suoi pensieri fluttuavano liberi per la stanza quando il telefono squillò.

Gabriel si portò dall’altra parte della scrivania e alzò la cornetta.
-         The Black Swan, sede di Boston, in linea, Mr Pleinach. Accetta la chiamata?
-         Sì, Sarah. Me la passi...

Il Cigno Nero - Capitolo 3

New York, Marzo 2011

La sala Executive era in penombra. Spiccava al centro, sulla parete, il logo di The Black Swan, un cigno nero trapassato da un fulmine rosso. La luce fendeva il muro dal proiettore in alto e affianco alla slide che disegnava il muro stesso, c’era Evelyn, Amministratore Delegato della società.

Un chiacchiericcio di sottofondo accompagnava i minuti prima dell'avvio ufficiale del Consiglio di Amministrazione straordinario.

Alle cinque e mezza in punto, la voce di Evelyn irruppe, mettendo a tacere il cicaleccio dei Consiglieri.
-         Buonasera. Signori e Signore, questo Consiglio è stato indetto per presentare l’elaborazione degli ultimi risultati relativi all’andamento della nostra società, dopo la fusione, e presentare un progetto del tutto speciale nel quale crediamo fermamente e per il quale vogliamo chiedere la vostra autorizzazione.

Il suo dito premette sul telecomando che aveva in mano ed una nuova slide comparve sul muro. Evelyn non riprese subito il discorso: voleva lasciare il tempo ai Consiglieri di studiare i numeri presentati.

mercoledì 26 ottobre 2011

Il Cigno Nero - Capitolo 2



Boston, Marzo 2011

Gabriel si accese l’ennesima sigaretta della giornata.

Se ne fregava del divieto di fumare, così come se ne fregava di tutte le regole. Era uno spirito indipendente, in tutto quello che faceva. Era convinto che di qualcosa si dovesse morire e non rinunciava al piacere delle “bionde”. Fumava poco e quindi si sentiva autorizzato a farlo in ufficio. Aveva addirittura indicato al responsabile della sicurezza di fare disattivare il rilevatore di fumo nella sua stanza: era l’amministratore delegato della società e qualche “benefit” doveva pure averlo in contropartita alle numerose ore che passava in ufficio! Non poteva assentarsi per rispondere al piccolo mostro dentro di lui che gli rodeva lo stomaco, soprattutto perchè fumava quando aveva bisogno di concentrarsi su qualcosa di importante.

Si alzò, aspirando una profonda boccata. Girò intorno alla scrivania pensieroso ed espirò il fumo e tutta l’aria che aveva nei polmoni. Aveva bisogno di raccogliere in sé tutte le forze: doveva riepilogare a mente tutti i punti per la riunione del Consiglio di Amministrazione indetto per il giorno dopo e soprattutto doveva pensare a tutte le possibili obiezioni che gli avrebbero potuto fare.

Il Cigno Nero - Capitolo 1



Questo racconto si ispira alla realtà, ma l'unica cosa reale è l'andamento altalenante dei mercati, nel periodo Marzo - Agosto 2011. Personaggi, società ed avvenimenti sono di pura fantasia. Il contesto reale è solo un'ispirazione per una storia che potrei definire di "fanta-finanza".

L'idea principale del racconto non è mia e ringrazio la "mente" che me l'ha ispirata e che ha accettato di spiegare e rivedere le parti più strettamente tecniche: una collaborazione nata per caso, tra una mente "geniale" paragonabile a quella di Evelyn o Gabriel, ed una persona come me che, al suo opposto, adora le parole.

Grazie.

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NdA. “Il cigno nero” è un bellissimo libro di Taleb Nassim N. Ne consiglio la lettura a chi volesse approfondire il “magico” mondo dell’imprevedibile

Capitolo 1
New York, 17 Aprile 2008
Evelyn era tesa. Guardava la lavagna che da bianca era diventata quasi nera, piena degli appunti sulle cose da fare per organizzare l’evento principale della sua carriera: il ricevimento per l’inaugurazione della nuova sede della società nella quale lavorava, The Black Swan, il Cigno Nero, nata dall’acquisizione da parte di BlackRisk della concorrente AlgorisQ.
Erano stati anni fervidi di lavoro, ma lei aveva saputo trarre da quella acquisizione tutto ciò che aveva ora in mano. Da responsabile della sezione Analisi Funzionale della BlackRisk era diventata Direttore Commerciale della nuova società e puntava ancora in alto.

In fondo se lo poteva permettere. “Una mente d’aquila nel corpo di una gazzella” le aveva detto un giorno il suo nuovo amministratore delegato e lei si era compiaciuta di quella definizione che rendeva al massimo l’orgoglio che provava per le sue capacità mentali e per il suo fisico perfetto. Sapeva di avere tutte le carte in regola per puntare ad una carica nell’Executive della nuova società e le avrebbe giocate tutte, fino all’ultima, per non perdere la prima occasione che le si fosse presentata.