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venerdì 1 ottobre 2010

Tip Tap - primo passo

Certo che la vita è proprio strana …..a volte insegui un sogno per tanto tempo senza mai raggiungerlo e quando te ne sei prefissata un altro….ecco che ti viene data una seconda occasione .....e dunque? che fare?

Avevo cinque o sei anni, una tv in bianco e nero.....non che la vedessi poi molto: passavo la maggior parte dei miei pomeriggi in bicicletta, nel cortile di casa, col mio cane, Kira, era, in realtà, la sera che riuniti tutti per la cena, si accendeva quella vetrina di illusioni e sogni, ne restavo affascinata, accarezzata, coccolata, semplicemente guardavo, al di là della mia vita, la vita di qualcun altro.......che avrei desiderato.
Fu proprio in una di quelle tante sere che mio padre si alzò dalla sedia, abbandonando la minestra fumante sul tavolo e, avvicinandosi a quell’enorme scatolone di metallo e plastica, schiacciò il tasto per cambiare canale (il telecomando arrivò moooooooltooooooo dopo!!!).
Il programma doveva essere interessante...si sentiva la musica....ma non si riusciva a vedere molto: mio padre stava proprio davanti alla tv....si girò, guardandomi negli occhi e dicendomi :- scommetto che questo ti piace:-
Facendo qualche passo indietro e risedendosi al suo posto....li vidi.....non ricordavo i loro nomi, ma mi piacevano proprio tanto...e questo, mio padre, lo sapeva bene.
- Papà mi dici ancora i loro nomi??? Lei si chiama come l’aranciata????
- No - sorrise - si chiama Ginger......sono Ginger Roger e Fred Astaire
- E ballano cosa papà?
- Si chiama tip tap, tesoro
- Anch’io da grande voglio ballare papà, proprio come fanno loro......
- Bene allora inizia a finire la tua minestra e poi vai a sederti sul divano così li puoi vedere meglio. Che ne pensi? :-
Ottima idea......mi piacevano da matti....non capivo bene come facessero a fare quello strano rumore con le scarpe mentre si muovevano sulle note della musica in sottofondo, ma erano davvero straordinari.
Lei, Ginger, indossava sempre abiti eleganti e di buona fattura, almeno così diceva mia mamma aggiungendo - eh, non ci sono più i tessuti di una volta- ( chissà che cos’avrebbe pensato dell’elastina!!). Per me i vestiti erano sempre dello stesso colore, bianco o nero, ma erano eleganti, leggeri come piume, deliziosi.
Lui, Fred, con i capelli impomatati e in perfetto ordine, giacca e cravatta o frac, e sempre scarpe lucide
Mi ero innamorata di lui ..... sognando di essere al posto di lei.....il sincronismo nei loro movimenti, la leggiadria dei loro gesti e del loro corpo.....uno spettacolo semplicemente straordinario
Dovevano essere di sicuro moglie e marito perché un’intesa così perfetta non poteva essere altro....e poi le loro storie erano sempre storie d’amore e quindi loro erano sempre innamorati...l’uno dell’altra.....
Vivevo nelle loro vite sperando, un giorno, di poter cambiare la mia.
Avevo cinque o sei anni, una tv in bianco e nero.... volevo essere Ginger innamorata di Fred....ma, soprattutto, volevo ballare il tip tap................