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venerdì 15 aprile 2011

Lo scrittore

Sesto capitolo

Tom aprì la porta di casa e vide Kelly vicino alla finestra del balcone. Era vestita di un abito bianco. Era magra, molto magra, ultimamente. Era preoccupato per lei, forse aveva ripreso a non mangiare. Doveva farglielo notare con discrezione. Sapeva che quello era un tasto pericoloso e dolente. Eppure era bella e quella bellezza lo accecava di gelosia.

- Ciao. Dove sei stata? E’ da ieri sera che ti sto cercando…

giovedì 14 aprile 2011

Lo scrittore

Quinto capitolo

Eva si accese una sigaretta. Era pensierosa. Non si aspettava quel racconto da Kelly. Non era stato affatto appagante stare ad ascoltarla, udire quello che aveva passato e scoprire che dall’altra parte degli occhi blu e delle trecce bionde c’era tanta sofferenza. Si aspettava un resoconto di cose sprezzanti, di pensieri umilianti. Si immaginava che Kelly ridesse ancora di lei. Invece aveva davanti una donna che aveva vissuto un inferno ed era stata tanto forte da uscirne. Se l’avesse saputo all’epoca, forse le avrebbe offerto un pezzo della sua focaccia o le avrebbe dato il suo panino intero. Magari sarebbero anche diventate amiche e avrebbero affibbiato loro qualche soprannome indecente.

mercoledì 13 aprile 2011

Lo scrittore

Quarto capitolo

La luce si accese improvvisamente e Kelly strizzò gli occhi. Aveva dormito. Aveva mal di testa. Sicuramente quella pazza aveva fatto qualcosa per farla addormentare. Un sonnifero? No, non ricordava di aver bevuto o mangiato qualcosa, anzi! Il suo stomaco quasi brontolava… figurarsi!! E la sua bocca era asciutta, la gola riarsa sentiva il bisogno di bere.

Appena ebbe il tempo di riadattarsi alla luce, vide sul tavolino vicino a sé un bicchiere d’acqua ed un panino. Si avventò. Mangiò a grandi morsi, ma quei pochi bocconi se li sentì di nuovo subito in gola... Bevve, ma la sua gola non trovò ristoro.

Provò a parlare…
- Eva? Ci sei?
- Certo. Sono sempre qui. Dove vuoi che vada? Sto aspettando…

martedì 12 aprile 2011

Lo scrittore

Terzo capitolo

Eva l’aveva ripulita tutta. L’aveva tuffata in una vasca da bagno e si era presa cura di Kelly come Kelly non avrebbe mai immaginato. Il tutto era avvenuto nel silenzio più totale, Kelly leggermente stordita e Eva seriamente impegnata nel suo compito. Kelly si era vista le mani di Eva addosso, lavarla, strofinarla con un sapone dal profumo dolciastro, asciugarla con morbidi asciugamani di spugna. L’aveva profumata, le aveva messo in piega i capelli, poi l’aveva sollevata e l’aveva appoggiata sul divano.

lunedì 11 aprile 2011

Lo scrittore

Secondo capitolo

Kelly era addormentata profondamente, nonostante fosse mezzogiorno avanzato.

Era rientrata alle cinque di mattina da uno dei soliti party di Ken, quelli dove prendi un sacco di coca e stai su a farti sbattere da qualche produttore pur di avere una particina in un film di terz’ordine. Sapeva che quell’ultima volta non sarebbe stato necessario, ma aveva voglia di sballare con la coca. Tom non le avrebbe perdonato quella serata in più, non stavolta. Non stavolta, dopo che le aveva chiesto di sposarla. No. Stavolta avrebbero litigato e lei gli avrebbe detto in faccia quello che pensava di lui, che era un fallito, che il libro lo aveva scritto lei e che presto qualcuno del giro avrebbe scoperto che la faccia in copertina non era un bel viso di passaggio, ma era l’autrice stessa e così avrebbe potuto smetterla con tutti quei party frequentati da vecchi bavosi.

domenica 10 aprile 2011

Lo scrittore

Primo Capitolo

Eva era seduta con le spalle alla sua scrivania, al quarantesimo piano di uno dei grattacieli di Manhattan. Guardava lo spettacolo di New York sotto le stelle in una delle più splendide serate che la natura potesse offrire.

Si dondolava sulla sedia a cinque razze, avanti ed indietro, come se fosse su un’altalena. Si dondolava ed ogni volta che andava in avanti fremeva per le vertigini, davanti al vuoto totale che si apriva sotto di lei.