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domenica 4 luglio 2010

Incantesimo - primo

Primo Incantesimo


Esistono dei luoghi della memoria che ti restano a lungo nel cuore insieme alle sensazioni forti che in essi hai provato. A volte essi coincidono con luoghi fisici, dove hai vissuto, hai amato, hai giocato, hai desiderato qualcosa. A volte essi sono solo dei posti immaginari dove vorresti andare, che hai arredato delle sensazioni del momento in cui te li sei figurati.
Di altri posti ti resta solo in mente il nome, ma il motivo per il quale la tua memoria riserva ad essi dei bit può rimanere a lungo sconosciuto e poi inspiegabilmente venir fuori molti anni dopo.

Incantesimo - secondo

Secondo Incantesimo

Mangiò con avidità il piatto di spaghetti che gli avevo preparato e volle persino il bis. Appena finito mi disse:
  • Mi sembra non ci siamo presentati, giusto? Mi chiamo Loco e il mio sovrano Moonio I mi ha mandato qui a prenderti per portarti nel nostro regno.

Incantesimo - terzo

Terzo Incantesimo

Appena arrivati, lo gnomo si fiondó sul prato, staccò dei fili d'erba, un pò ne mangiò e un pó ne offrì a me. Lo guardai talmente stranita che gli si bloccò qualcosa in bocca e ci volle un po' prima che riuscisse ancora a parlare.

Incantesimo - quarto

Quarto Incantesimo

Non me lo aspettavo, davvero. Avevo immaginato un re piccolo, alto quanto Loco o poco di più, ed invece quello che avevo davanti a me era uno splendido esemplare di maschio, alto circa 1,80, possente e muscoloso, dalla carnagione scura, occhi e capelli castano scuro. Un volto bello, lineare, con le labbra carnose ed il naso piccolo. Bello come un modello di quelli che si vedono nei giornali di moda. E stava guardando me, sì proprio me. E mi stava dicendo che era un onore per lui conoscere. Me. Sì, era proprio una favola, adesso potevo crederci.

Incantesimo - quinto

Quinto Incantesimo



Loco ed io ringraziammo la polvere di fate ancora una volta, mangiando erba del prato della Cattedrale di Canterbury. Era una strana tradizione, ma in fondo non era la cosa più strana che mi stesse capitando.

Sopra di me si ergeva la Cattedrale in tutta la maestosità. La ricordavo proprio così, imponente, bellissima. Eravamo proprio davanti la Dark Entry ed era Venerdì sera, il che mi dava tutti i diritti di tremare al pensiero di quello che stava per succedere. Ero ferma su una panchina. Loco se ne era coraggiosamente andato via, lasciandomi da sola in quella serata un po’ tetra, con un cielo stranamente limpido ed un silenzio cupo forse anche un po’ strano per quella stagione.

Incantesimo - epilogo

Epilogo


Il suono della sveglia mi svegliò brutalmente. Ero completamente dolorante. Il collo era rimasto piegato sulla scrivania e le braccia tese su di essa. Ma come avevo potuto addormentarmi così? Accidenti e dovevo ancora finire il mio lavoro... Mi alzai, andai in bagno a rinfrescarmi e mi risedetti alla scrivania per riprendere le mie ricerche su Chilham Castle. “Però” mi dissi “peccato, se potessi raccontare il mio sogno sarebbe una bella novità per il nostro giornale. Chissà che ne pensa il redattore...”
In quel momento il campanello della porta squillò in modo insistente. Mi alzai sovrapensiero, aprii la porta e mi trovai di fronte alla creatura più strana che io potessi mai immaginare: Loco.