Lunedì 19
Aprile 2010
Carissima carta bianca... sono
felicissima!!! Ho perso cinque chili da quando ho iniziato!!! Non sto più nella
pelle! Sono andata con mia madre a prendere dei jeans nuovi: è stato grande!!!!
Mia madre aveva gli occhi che le brillavano quando le ho passato la 44 dicendo
che andava grande! Vedi? In fondo anche lei la pensa come me... e del resto
lavorando in un’agenzia di modelle figurati se non ci tiene!!! Lei stessa ha un
figurino che le invidio... ad arrivarci alla sua età ad avere quelle gambe
perfette senza un filo di cellulite... e dopo tre gravidanze!!! Mia madre è un
mito! Non posso deludere nè lei nè me stessa...
Adesso non ho bisogno nemmeno più di
vomitare... riesco a non mangiare. All’inizio era un supplizio tagliare tutto
in modo minuscolo e fare finta di mangiare pezzettino dopo pezzettino. Poi ho
trovato il modo nel nascondere tutto in un sacchetto che sistemo sulle gambe
quando siamo a tavola evvai!!!! Appena finito di mangiare butto tutto nel cesso
e nessuno si accorge di nulla... Beh, sì, ogni tanto devo anche vomitare... ma
oramai capita sempre meno... solo quando non riesco a giocare con il sacchetto
abbastanza da svuotare il piatto di nascosto...
Ho deciso: non ti scrivo più finchè
non ne ho persi altri cinque... Taglia 40 aspettami!!!!!
Ps. Mi è saltato il ciclo... eppure
non sono incinta! Devo dirlo a mamma secondo te? Naaaa poi mi porterebbe a fare
qualche visita di quelle... ODIO il ginecologo!!! No... non le dico niente...
in fondo... si sta meglio senza, no?
Domenica 6
giugno 2010
Diario... tieniti forte...
E’ vero... avevo promesso di non
scriverti più finchè non avessi tirato giù un’altra taglia... però te lo devo
dire, non posso tenerlo per me...
Billo mi ha chiesto di diventare la
sua ragazza..... WAW!!!!!
Ci sono voluti otto chili, ma ce
l’ho fatta... Mi ha preso in disparte alla festa della scuola e mi ha detto che
ero diventata davvero carina... che senza quella “ciccia Rosalina” (ha usato
proprio queste parole... visto che avevo ragione?) sono venuta fuori “proprio
bene”. Mi ha detto che sono bella e subito dopo mi ha baciata... Sono al
settimo cielo... e dimmi... ne esiste un ottavo????
Mercoledì 21
luglio 2010
Le promesse si mantengono!!!! 50 CHILI
TONDI TONDI... adesso si punta a tutt’altra cifra tonda... ma è più semplice...
oramai sono padrona di me stessa e del mio corpo! Riesco a non mangiare per un
giorno intero... bevo solo acqua e la sera riesco perfettamente a nascondermi
il cibo. Lo infilo dappertutto... oramai viaggio con sacchetti di plastica
piccolissimi in tutte le tasche. I miei non si accorgono di nulla... pensa che
mia madre mi ha comprato il guardaroba estivo senza dire altro che “Eh... sei
cresciuta rispetto all’estate scorsa... tutto da rifare...”... però quando mi
vede provare la roba è uno sballo... fa tutti i paragoni con le sue modelle...
Karen non lo porterebbe così bene... Simona non ha quel fisico che hai tu....
E’ orgogliosa di me, lo sento... e Billo poi non ti dico! E’ innamoratissimo...
Se non fosse per il fatto che sono
più o meno tre mesi che non ho il ciclo e devo nascondere a mia madre anche
quello (no! Non chiedermi come faccio... mi vergogno!) ... sarebbe tutto
perfetto!
Mercoledì 6 Ottobre
2010
«
Come va? »
«
Abbiamo ricoverato Milla. »
«
Ah... cosa... cosa è successo? »
«
E’ stata male. Questo weekend. Io... Io non mi
ero resa conto... alla fine... alla fine ha perso venti chili da Natale... »
«
Cosa è successo? »
«
E’ svenuta. Eravamo a Messa. Ce l’avevo
affianco... è crollata, semplicemente. »
«
E quindi? »
«
L’abbiamo portata in ospedale. E’ stato un
inferno... subito in terapia intensiva. Valori sballati del sangue e poi...
beh, i medici dicono che era evidente che non stava bene e avremmo dovuto
accorgercene... ma io... io non credevo... io la trovavo ancora più bella,
soprattutto questa estate, così magra... Era... era come avrei voluto essere io
alla sua età... »
«
Quanto pesa sua figlia? »
«
Credo quaranta chili. Qualcosina in più forse...
o in meno... non ricordo. Me lo hanno detto ma non me lo ricordo »
«
Ah... e quanto è alta? »
«
Più o meno come me... uno e settantacinque... »
«
Signora, quando lei è venuta qui la prima volta
non mi ha detto che era già dimagrita così tanto. Per dimagrire così tanto
Milla è diventata anoressica, non è più bulimica. Non basta vomitare per
dimagrire così tanto... »
«
Che cosa vuole che le dica? Non le ho mentito...
»
«
Non sto dicendo che mi ha mentito, ma si rende
conto che lei stessa non ha capito la gravità della cosa fino a domenica,
perchè era lei stessa entusiasta dei risultati di sua figlia? Lo ha detto lei
“Io la trovavo più bella”. Lei ha ratificato giorno per giorno il comportamento
di sua figlia. Inconsapevolmente, per carità. Ma lo ha fatto. E sua figlia
avendo in lei questo ritorno si è sentita evidentemente autorizzata a
continuare. »
«
E’ colpa mia... sbaglio tutto... tutto...
mio Dio... »
«
Deve capire che il suo comportamento ha inciso
su Milla in modo decisivo, eppure non si può parlare di “colpa”. Lei lo capisce
che ha bisogno di un aiuto, per se stessa... come può pensare di aiutare Milla,
se non sa nemmeno come aiutare se stessa? »
«
Dov’è Milla? In quale Ospedale, intendo... »
«
Al Niguarda. C’è una unità... »
«
Sì, sì, la conosco... ho lavorato lì fino a due
anni fa. Le dico questo: Milla adesso è in buone mani. Spero che riesca a
venirne fuori perchè a un certo punto, sono sincera, diventa difficile uscirne.
Però quello che le dico è che adesso deve pensare a lei. E’ lei che ha bisogno
di aiuto. »
«
Io? Si sbaglia... mi dica quanto le devo e le
assicuro che non mi vedrà più. Io ce la faccio da sola. Non ho bisogno di
nessuno, come ho sempre fatto. »
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