Thè alle cinque - entry

Da quando è nato mio figlio, quattro anni fa, non ho avuto più tempo.
Tempo per me, per continuare a coltivare le amicizie, per fare le cose più banali, e anche quelle un po’ più importanti e dopo un’accurata analisi mi sono accorta che non solo non avevo più tempo, ma non avevo nemmeno più una vita: la mia.
A me piace scrivere, mi serve per vivere, ne ho bisogno per respirare, ne ho bisogno per me, ma vi immaginate cosa sia poterlo fare con un piccolo “Attila” accanto?
Così ho espresso, a mio figlio, la volontà di riprendermi non proprio tutta la mia vita, o almeno non subito, ma una parte di essa per fare….quello di cui ho bisogno.
E sapete che cosa mi ha risposto?
:- mamma penditi il thè:-
Sì perché alle quattro e mezza di tutti i pomeriggi, soprattutto in inverno, mio figlio prende il thè in cucina….e lo fa con tutta la calma di questo mondo, quasi a voler sottolineare l’importanza del tempo nelle piccole cose per poterle assaporare meglio. Quando prende il thè non lo si può disturbare né gli si può metter fretta perché lui ti risponde
:- sto bevendo il thè:-.
:- Bene, Carlo:- ho detto a mio figlio un sabato pomeriggio :- da oggi anche la mamma prende il thè:-
:- lo pendi con me?:- mi ha chiesto lui
:- no, lo prendo più tardi e mentre la mamma si beve il suo thè, non vuole essere disturbata, d’accordo?:-
:- sì, mamma, d’accoldo:-
Stipulato il contratto e ogni sabato, alle cinque, prendo il thè nella mia cucina, da sola, con i miei pensieri e con il mio pc.
Non so cosa ne verrà fuori, ma se vi va, vi posso tenere informati.
Sabato prossimo, alle cinque, venite a prendere un thè nella mia cucina…..