sabato 9 ottobre 2010

Senza lancette - Capitolo 5

:- lo sapevo:- disse il fornaio sorridendo e fregandosi le mani per pulirle dalla farina:- sapevo che prima o poi saresti arrivato..dunque tuo nonno è….:-
:- morto…..credo proprio di sì…:- sospirai e anuii con il capo :- ma non sono triste, sento che lui è con me, che non mi ha lasciato solo in questo viaggio, e che non mi abbandonerà mai:-
:-sì …….bene, e ora dimmi Sebastian, che cosa sai dell’orologio, della bussola spaziotempo..tuo nonno ti deve aver raccontato….:-
:- purtroppo non molto….è per questo che ho deciso di intraprendere questo viaggio e scoprire il potere di questo strano orologio:-
:- beh..forse è meglio che di questo parliamo in un luogo più sicuro:-
Il fornaio guardò oltre il vetro della bottega….assicurandosi che nessuno mi avesse visto entrare….. mi fece strada e mi condusse nel retro, chiuse ben bene la porta, mi fece accomodare su un sacco di farina e poi pronunciò :- enif iam ais ic non :- ..un fascio di luce verde uscì dalla mia tasca ed arrivò alla tasca del fornaio…….i due orologi erano collegati, mentalmente uniti … si erano “riconosciuti”.
:- ma io non capisco….come? hai pronunciato una formula…un ….cosa???:-
:- ah….tuo nonno sì che le conosceva le formule….Sebastian ascoltami….questa non è una favola, ma l’avventura di un uomo di cultura infinita, che ha viaggiato avanti e indietro nel tempo, un uomo che non ha mai voluto far sfoggio del suo conoscere, del suo sapere, perché ben altra dote era nella sua anima: l’umiltà. Era solito dire che “la cultura è….:- lo interruppi e continuai :- solo per chi la vuole:- :- sì Sebastian, proprio così, non amava dimostrare quanto conoscesse, ma amava conoscere. Ci sono altre bussole spaziotemporali, si muovono nelle infinite realtà parallele e si riconoscono attraverso il quinto chakra, quello del cuore…. la luce verde che le collega, permette loro di riconoscersi:-
:- chi ha costruito le bussole? E quante ce ne sono?:-
:- Sebastian non perdere tempo a fare domande di cui conosci già la risposta:-
:- mio nonno? Ma perché?:-
:- perché altre persone potessero viaggiare come aveva fatto lui:-
:- questo vuol dire che ci sono tanti viaggiatori nel tempo quante sono le bussole costruite?:- chiesi con tutta la curiosità di cui ero capace
:-beh sì e no…qualcuno è solo il custode delle bussole, come me:-
:- tu non hai voluto viaggiare e scoprire altri mondi?:-
:- qualcuno di noi trova soddisfacente la propria esistenza al di là delle convenzioni, io sono contento della mia vita così com’è:-
:- fare pagnotte tutto il giorno, tutti i santi giorni?..strano modo di essere contenti:- dissi in tono sarcastico…..e subito mi resi conto di ciò che avevo fatto.
Il fornaio abbassò lo sguardo, aprii la porta e la richiuse dietro di sé senza dire una parola, lasciandomi solo sul sacco di farina. Non ebbi il coraggio di seguirlo , soprattutto dopo avevo offeso. Non so come mi arrivassero queste informazioni, ma temo la bussola stesse facendo il lavoro della mia coscienza. Restai così, senza pensare a niente per un po’ di tempo…non so, forse qualche ora….poi, d’improvviso, udii dei passi avvicinarsi alla porta e il fornaio comparire sull’uscio, guardarmi negli occhi e dire: - ci sono uomini che non si accontentano né di ciò che sono né di ciò che hanno e cercano sempre altro e uomini che sono contenti di ciò che sono e che hanno….tuo nonno era un uomo semplice, colto, rispettoso, amava la trasparenza nelle persone, la loro sincerità….ha sempre guardato gli altri con gli occhi del cuore e ha sempre trovato la sua verità….è nato contadino, ma ha sempre voluto sapere molto, molto altro e quando ha ricevuto questo orologio, e ne ha compresa l’importanza….ha semplicemente desiderato che altre persone, assetate di conoscere, avessero la stessa opportunità e così, nelle varie realtà che viveva, cercava sempre il modo di costruire altri orologi, donarli a coloro che avessero espresso lo stesso desiderio :-
:- Ma tu, scusa…..se tu non hai…mai …..avuto….. lo stesso ….desidero….perchè ….hai…. la ….bussola?:- Feci attenzione a pronunciare ogni parola in modo da non lasciare intendere altri propositi che non fossero solo la curiosità dell’avere risposte….
:- Colui che vuole davvero viaggiare, conoscere, scoprire, sapere…ricevere il mezzo per farlo….io, quando ho conosciuto tuo nonno, volevo solo scappare dalla mia realtà, non per la conoscenza, ma per la paura….ho semplicemente riconosciuto e accettato il mio limite, e per tuo nonno questa è la conoscenza più importante per l’essere umano, diceva che si trattava di una qualità rara…e per questa qualità ho avuto in dono il segreto e ne sono diventato il custode:-
:- ma tu hai pronunciato una formula prima….per mettere in contatto le bussole….hai detto….non ricordo cosa:-
:- ogni “Ricettore” della bussola…deve pronunciare una frase…un pensiero che per lui ha un significato profondo…un riscontro dentro, nel cuore…ed è solo così che la bussola lo riconosce come suo possessore….:-
:- ma se la bussola viene…diciamo ceduta …come è possibile attivarla senza conoscere la frase, in pensiero di accesso di colui che la possedeva prima?:-
:- tu hai espresso un desiderio…quello di viaggiare…e già di per sé è un pensiero consono al motivo per il quale la bussola è stata costruita…man mano che comprenderai il suo potere, cosa che al momento non penso tu abbia ancora fatto, arriverà un pensiero dal cuore, pensiero che la bussola riconoscerà come “attivatore” e da quel momento in poi l’orologio risponderà solo a te, di te e per te…. Sarà il pensiero ad attivare la bussola…senza bisogno di pronunciare nulla…..lei è già collegata alla tua mente dall’atto della donazione, ogni pensiero che si forma dentro la tua mente crea un particolare collegamento ad essa, ma SOLO AD ESSA…nessun altro essere umano è in grado di “sentire” i tuoi pensieri…per questo siamo stati dotati di parole…anche se spesso vengono pronunciate a sproposito, vero?:-
Ovvio che il sarcasmo nelle parole del fornaio si riferisse al fatto che:
1 - non avevo ancora capito il potere della bussola
2 - avevo parlato troppo e ascoltato troppo poco
:-ma se non si pronuncia…..perchè hai detto quella formula…?:-
:- perché non sono un viaggiatore, ma il custode….la bussola, la mia, è solo una rivelatrice di viaggiatori null’altro…e tutti quelli che ne hanno ricevuta una, sono passati tutti da ME:-
Quell’ultima frase echeggiava ancora nel retro della bottega…alta, imperiosa, forte…..era LUI il custode, un umile fornaio custode e conoscitore de quel particolare ed importante segreto…..io ero solo uno dei tanti…mentre lui era …”IL CUSTODE”….
:- …..CHE NON CI SIA MAI FINE …:- disse il fornaio :- solo pronunciata al contrario per darmi una certa aria…importante….capisci???:- questa volta sorrise….e mettendomi una mano sopra la testa, mi scompigliò per bene i capelli….non c’era rancore nel suo cuore, non c’era mai stato….voleva solo darmi una lezione….che mi sarei ricordato per sempre: andare al di là delle apparenze….e non solo dello spazio e nel tempo…una lezione semplice e fondamentale…che non poteva non arrivare che da una persona semplice ma, in questo contesto, fondamentale.
:-Qual è il mio compito? Devo cercare le altre bussole….devo fare…….. che cosa?:-
:- Semplicemente nutrirti di sapere….ogni persona che l’ha ricevuta, l’ha ricevuta per la sua umiltà d’animo, per il desiderio di avventura, di scoprire, imparare, conoscere ….ogni bussola vive di luce propria…..certo ti capiterà di trovare altri viaggiatori e vi riconoscerete come ormai sai….ma non ci sarà mai comunicazione verbale tra di voi, solo un contatto mentale:-
:- Ma se avessi …necessità, bisogno, se mi trovassi in difficoltà che cosa posso fare …….. chi mi può aiutare?:-
:- Sebastian, non hai ancora compreso il valore dell’oggetto che tieni tra le mani….non avrai bisogno di nulla perché potrai andare ovunque tu vorrai e quando lo vorrai…è solo il tuo sapere che verrà arricchito, null’altro…..:-
:- ma quindi passerò il resto della mia vita a viaggiare? da solo? senza una famiglia, una moglie, dei figli?:-
:- beh io sono solo il custode dell’orologio, ho una moglie, dei figli, faccio una vita “normale” e sono contento così. Ora se il tuo desiderio è quello di viaggiare, conoscere, sapere…..beh…:-
Ed eccoci alla verità….era accaduto tutto troppo in fretta….avevo solo dieci anni….mi rendevo conto solo ora di non essere pronto…di aver bisogno di altro tempo.
:- mi spiace per quello che ho detto prima..non sono pronto, sono troppo giovane, voglio il nonno….voglio….tornare indietro….:-
:- bene, Sebastian, fa la tua scelta e seguila…:-
:- come saprò di aver fatto la scelta giusta?:-
:- nessuno di noi lo sa….facciamo continuamente delle scelte, a volte quelle sbagliate, ma sono quelle che ci corrispondono effettivamente nel momento in cui le facciamo….. se pensi che il tuo tempo non sia ancora giunto allora esprimi la tua volontà e va nel tempo che più a te si conviene….tuo nonno non avrà rancone verso di te, ma soprattutto non averne tu nei tuoi confronti….buona fortuna:-
Chiusi gli occhi e mi trovai in un vortice di energia…aria…acqua….terra….fuoco……sentivo scorrere vita e vite dentro il mio sangue…. poi tutto si quietò….e udii in lontananza la voce di mamma….
:- forse si sveglia…ha avuto una forte febbre…speriamo solo che ….non potrei sopportare …:-
:- Asire non dire nulla…..:-
Li vedo, mamma e papà … ricurvi su di me…e ora provo ad aprire gli occhi perché ......
:- è vivo:- dice mamma rivolta a papà :- starai bene tesoro mio:--
:- ma…ma …mamma ….il nonno è …..morto?:- chiesi a mamma con tutto il fiato che ancora mi restava
:- certo, caro:-
:- ma è…….è morto per colpa mia…:- Mamma mi guardò con aria interrogativa…..
:- Sebastian, caro, tu non hai mai conosciuto il nonno…..è morto prima che tu nascessi….:-
Qualcosa non tornava nei miei conti….e sì che in matematica ero piuttosto bravo….pensarono al delirio e mi costrinsero a letto per un mese….avevo sfiorato la morte, almeno questo quello che diceva mamma…ma ero tornato e avevo deciso di vivere….
Non ebbi notizie in merito al nonno se non dal babbo:- mio padre è morto prima che tu nascessi….e lo abbiamo seppellito sotto questo ciliegio…
Quando ebbi potuto rivestirmi ed uscire per una passeggiata….andai sotto al ciliegio…sentii qualcosa di strano in tasca e così misi la mano dentro….estrassi l’orologio, senza lancette e senza ore….non sapevo, non capivo più che cosa mi stava accadendo….
Una cosa era certa…il nonno sarebbe tornato per spiegarmi tutto….perchè di una cosa ero sicuro: non era morto
Una notte feci un sogno…..in realtà sentivo solo parole….tante frasi….ma non ne comprendevo il significato….poi vidi una luce bianca venire verso di me….mi immobilizzò….ed entrò nella testa, nel cuore…nella “comprensione”…..
Non hai bisogno né di tempo né di spazio…né di altre realtà……l’amore non è nel tempo, né nello spazio…ma nel cuore….e ogni volta che cercherai nel cuore, mi troverai sempre lì ad aspettarti…il nonno è ovunque tu vuoi che sia, ma principalmente è nel tuo cuore…quindi io non ti perdo… non mi perdi perché io sono stato, sono e sarò sempre….sono orgoglioso di te…anche se non sono partito?Ognuno di noi è artefice del proprio destino…io ti ho dato una possibilità, ma stava a te coglierla oppure abbandonarla….ma se un giorno decidessi di…..la bussola è nelle tue mani, ti è stata donata, è tua…..se il tuo desiderio un giorno cambierà…beh sai ciò che hai…fanne buon uso.. Ora devo….io devo…Sì, lo so, buon viaggio…nonno
Dal sogno mi ridestai sereno, e appena aprii gli occhi vidi lo sguardo di mio padre su di me, incuriosito
:- il nonno ti ha dato la bussola vero?:- mi chiese
:- sì, sei arrabbiato?:-
:- e perché mai….ha fatto tante cose buone nella realtà che aveva qui….:-
:- il nonno è davvero….:-
:- morto??? Sì…e no….:-
Qual è il valore del tempo?
Qualcuno ha pensato di poterlo controllare, e ne è stato sopraffatto, qualcuno ne ha avuto troppo….qualcuno troppo poco….forse il tempo è solo l’adesso….eppure qualcuno vive solo di passato, oppure di futuro....siamo viaggiatori anche noi …troppo stanchi per partire e troppo delusi per restare….

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