lunedì 25 ottobre 2010

Neko Adventure

La Setta
Parte Terza

-Svegliaa! Non è più tempo di dormire!-

La voce di Crystal interruppe bruscamente il sonno di Jilien, che balzò in piedi pronta per combattere: -Ma cosa… Che ore sono?-

-Non ha importanza, è ora di cominciare il tuo addestramento!- disse Crystal e lanciò alla ragazza-gatto un uniforme uguale a quella che stava indossando lei in quel momento, eccezion fatta per il colore: bianco anziché nero

-Scusa, perchè bianco?- chiese Jilien mentre si infilava l’abito

-Perché così sarà più facile vederti e per te più difficile nasconderti. Regola numero uno: agire nell’ombra-

Jilien si vestì e seguì Crystal mentre usciva dalla stanza. Percorsero insieme il lungo corridoio dove erano presenti tutte le stanze dei vari adepti fino ad una porta più grande delle altre.

Crystal entrò con passo sicuro a differenza di Jilien che era ancora intimorita da tutto ciò che le stava accadendo. Era una sala piuttosto grande, con pareti alte e una serie di tavolate con una panca per lato, capace di contenere cinquecento persone o forse anche più -Qui è dove verrai ogni mattina, prima di incominciare le tue mansioni. Questa è il refettorio dove puoi mangiare qualcosa. Inoltre,- indicò l’angolo a destra -dovrai farti riconoscere dal Maestro presente in quell’angolo, che provvederà a segnarti. Se non fai rapporto qua ogni mattina, a meno che tu non sia in missione, verrai dichiarata come disertore e la prima volt che incontrerai qualcuno della Setta, ti ucciderà. Chiaro?-

Jilien annuì con vigore, tenendo fisso lo sguardo al signore che, senza fretta, faceva un segno vicino al nome di chiunque si presentasse di fronte a lui. Le due ragazze si avvicinarono e Crystal parlò per prima: -Crystal, pronta al servizio-. Il Maestro alzò lo sguardo e lo tenne un secondo sul viso della ragazza, dopodichè fece scorrere la penna di quello che doveva essere un raro pavone bianco lungo il foglio, fino a trovare il nome della ragazza degli occhi di ghiaccio. Dopo di lei, si avvicinò Jilien: -Ehm… sono Jilien e…- il Maestro alzò lo sguardo per vedere chi gli stava di fronte e fu allora che la ragazza potè vedere il volto dell’uomo. Era sulla trentina, ma aveva già i capelli grigi e la barba bianca. Sembrava sfinito, nonostante la giornata fosse appena cominciata. Prima notò il colore della divisa, poi squadrò il viso della ragazza. Quando gli occhi di lui incrociarono i suoi, Jilien fu presa da una sorta di panico, sentì come se quello sguardo entrasse nella sua testa, come se volesse tirar fuori da lei qualunque cosa lei ricordasse o provasse. Improvvisamente, però, l’uomo abbassò lo sguardo, andò in fondo al foglio, annotò il nome di Jilien e mise un segno accanto a ciò che aveva appena scritto. Jilien, scossa, andò vicino a Crystal, che nel frattempo si era già seduta.

-Non aveva mai visto uno durare così tanto- disse di punto in bianco Crystal

-Eh?-

-La prima volta è traumatica per tutti. Sembra come se un vortice ti volesse tirar fuori qualunque cosa tu abbia, non è vero?-

-Sì, ma…-

-Non ti preoccupare. Verri istruita anche su questa disciplina e saprai come regolarti di conseguenza- disse Crystal addentando una mela. Jilien rimase in silenzio accanto a quella che, da quanto aveva capito, da quel giorno in avanti sarebbe stata il suo mentore. Quando Crystal ebbe finito di fare colazione, si alzò e senza una parola si incamminò verso l’uscita della sala, seguita a ruota da Jilien.

-Ora che si fa?- chiese curiosa Jilien

-Ora?- Crystal si girò con un sorriso stampato in faccia -Ora c’è la parte divertente…-

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