Ero al davanzale della mia finestra una sera, quando d'improvviso nel blu della notte vidi un piccolo fiocco di neve che scendeva dal cielo, volteggiando in giro, senza sciogliersi, alla ricerca di un posto dove appoggiarsi. Era indeciso, girava intorno senza sosta, finchè spinto da un alito di vento si allontanò di nuovo risalendo verso l'alto. Tutto ad un tratto lo vidi fiondarsi ancora giù, ad un pelo dalla mia coda e non resistetti più. Gli parlai: "Piccolo fiocco di neve, non sei stanco?" "Sì, Pavone Bianco, sono stanco ma non trovo un posto dove riposarmi senza sciogliermi". Così, gli dissi: "Appoggiati alla mia ruota, ti porto io!" e gli feci strada su questo blog.
Ecco, lo appoggio qui, delicatamente, perchè anche voi possiate gustare la sua bellezza e ringraziarlo per essersi unito a noi, qui, dove non potrà mai sciogliersi e dove continuerà, si spera, a regalarci la sua magia.
Signori, è con piacere che vi presento Snow Flake...
(parte 4 - di Snow Flake)
Dodi e Lara si incamminarono fianco a fianco sul vialetto del parco dirigendosi in quella caffetteria non lontana da lì dove lui era solito fermarsi per un aperitivo dopo lunghe ore passate in solitudine, pensando a cosa avrebbe fatto del resto della sua vita.
Ecco, lo appoggio qui, delicatamente, perchè anche voi possiate gustare la sua bellezza e ringraziarlo per essersi unito a noi, qui, dove non potrà mai sciogliersi e dove continuerà, si spera, a regalarci la sua magia.
Signori, è con piacere che vi presento Snow Flake...
(parte 4 - di Snow Flake)
Dodi e Lara si incamminarono fianco a fianco sul vialetto del parco dirigendosi in quella caffetteria non lontana da lì dove lui era solito fermarsi per un aperitivo dopo lunghe ore passate in solitudine, pensando a cosa avrebbe fatto del resto della sua vita.
Trascorsero insieme alcune ore piacevoli, Lara era una bella donna , intelligente ma…. Dodi continuava a pensare ad AlbaAutunnale, non poteva dimenticare le parole appassionate di quella donna.
Usciti dal locale si scambiarono i numeri di telefono promettendosi di rivedersi e si salutarono.
Nel tragitto verso casa Dodi percepì dentro di lui una forza nuova e per la prima volta dopo molto tempo vide con chiarezza quello che avrebbe desiderato fare sopra ogni cosa, per lungo tempo aveva sepolto nella polvere dell’oblio un sogno, o forse, per meglio dire, aveva evitato accuratamente di pensare a questa sua passione che vietava ogni forma di pudore e di tabù.
Ma lei, AlbaAutunnale, aveva risvegliato quel turbamento, quel pensiero, in lei poteva percepire la femminilita’ nel suo aspetto più intimo, nascosto, lo percepiva dietro al suo voler apparire una donna semplice, le sue parole non riuscivano a nascondere una sensualità innata e conturbante.
“ Si e’ la donna giusta, con lei sono sicuro di potermi lasciar andare, devo solo convincerla a seguirmi in questa follia.”
E così pensando si ritrovò a scriverle una lunga mail nella quale cercava di persuaderla che quella loro storia, nata con diffidenza e poi evolutasi in passione non poteva che venir coronata che con un lungo viaggio verso una meta sconosciuta, ma che senza dubbio avrebbe fatto scoprire ad ambedue sensazioni e passioni mai provate.
La lettera di Dodi terminava così: “Se pensi per una notte di poter dimenticare il tuo mondo e di essere pronta a immergerti in un sogno, sensuale e voluttuoso, senza fare domande, trovati all’aereoporto di Malpensa 2, partenze Alitalia, giovedì 25 novembre ore 19.30, voli internazionali. Indosserò un completo nero con un fazzoletto rosso nel taschino della giacca.”
Invio
Dodi non sapeva cosa aspettarsi, “AlbaAutunnale accetterà questa mia proposta assurda senza sapere a cosa va incontro?
In fondo quasi non ci conosciamo, ci vorrebbe una buona dose di follia per accettare!!!
Ma se lei e’ come in realtà ho percepito, verrà, ne sono sicuro”.
Passano i giorni, nessuna risposta.
22 novembre..niente
23 novembre..niente
24 novembre..niente
Il 25 mattina Dodi apre la posta sicuro di trovare una risposta e…..NIENTE.
Sconfortato e deluso si ferma a riflettere per alcuni minuti. Decide di partire senza di lei, prende la sua valigia preparata con cura il giorno precedente, alza il telefono e chiama un taxi per farsi accompagnare in aereoporto.
Il volto di Dodi e’ una maschera impenetrabile, forse neanche lui sapeva cosa aspettarsi da questo viaggio, da solo!!!.
“ Si fermi!! Sono arrivato, Alitalia, si e’ la mia compagnia”. Scende dal taxi, prende la sua valigia nel bagagliaio, controlla di avere biglietti e passaporto e si avvia verso il check-in.
All’interno dell’aereoporto, camminando non puo’ fare a meno di guardarsi intorno nella speranza di poter riconoscere pur non avendola mai vista AlbaAutunnale, ma purtroppo i suoi occhi incrociano solo lo sguardo di sconosciuti.
Si sofferma un secondo, temporeggia, guarda verso l’ingresso, non c’e’, e così si mette in coda. Arriva il suo turno, porge il biglietto alla hostess quando una mano gli sfiora la spalla e una voce dietro di lui dice: ”Sono arrivata, scusa ma non riesco mai ad essere puntuale”.
Lui la guarda e ..” Lara??” “ Dodi?? Immediatamente capiscono lo scherzo che il destino aveva giocato loro, scoppiano a ridere mentre Dodi estrae prontamente il secondo biglietto.
Terminate le procedure di imbarco si avviano senza dirsi una parola, ma tenendosi negli occhi, verso l’aereomobile. Dopo 10 lunghe ore di volo, arrivano finalmente a destinazione: Aereoparque Jorge Newbery, Buenos Aires, Argentina.
Prendono un taxi, giungono in albergo, il tempo per riposarsi un attimo una rinfrescata e si incamminano verso il luogo tante volte sognato da Dodi.
Nel cuore della Buenos Aires povera c’e’ un posticino delizioso, una piccola via con un cuore passionale, il Caminito, nel quartiere Boca, una via piena di case pitturate con colori sgargianti come a voler nascondere la povertà di quella zona. Percorrendo la via incontrano una milongha, “Infierno”, si avvicinano all’ingresso, entrano e una ripida scalinata malridotta nella penombra li accoglie dando loro l’impressione di discendere agli inferi.
Si ritrovano in un ampio locale fumoso, pieno di gente seduta in tavoli di legno malconci e nel mezzo……due figure….un uomo,una donna.
Nei loro corpi si percepisce la passione, la sensualità, l’amore, l’odio, la gelosia, l’uomo domina la volontà della donna e lei dolcemente si lascia andare alla bellezza dell’essere desiderata….ed e’ così che arrivano all’amore sensuale ……
E’ questo che Dodi stava cercando…..e’ questo il….TANGO… il saper ballare con il cuore….
(continua)
Benvenuta tra noi, Snow Flake.
RispondiEliminaChe bel debutto, intenso e passionale.
Brava!