Guardandosi allo specchio un largo sorriso
incorniciava i suoi bianchi denti e il buon umore che si sprigionava dal suo
corpo si poteva percepire forte nell’aria come il profumo di una magnolia in
fiore.
Si sentiva come un albero che si risveglia dopo
un lungo inverno passato a sonnecchiare sotto una calda coltre di neve.
Luna si mise a far colazione sul terrazzo del suo
meraviglioso appartamento, situato al lato del campo da golf di Santa Eulalia.
All’orizzonte poteva scorgere Formentera, mai come quel giorno le parve così
bella. I raggi del sole si specchiavano nel mare turchino appena increspato da
piccole onde, formate dal passaggio del traghetto delle 8.00 che si apprestava
ad attraccare a Marina Botafoc, il porto di Ibiza.
Andrea era uscito presto quella mattina, quindi
Luna poté tranquillamente perdersi nei
suoi pensieri che ultimamente sempre approdavano a quell’isola felice che Lui
rappresentava nella sua vita.
Ancora le pareva impossibile come uno sconosciuto
avesse potuto entrare a far parte del suo essere così profondamente, così
intensamente e in maniera così maledettamente naturale.
Ancora si domandava come avesse fatto a vivere
senza di lui prima di incontrarlo e a come soleva riempire le sue buie giornate
quando ancora quei luminosi occhi color del mare non si riflettevano nei suoi e
le sue parole non riscaldavano il suo cuore.
Le vennero in mente le parole di un’amica quando
le raccontò, che una pianta può vivere a lungo anche di sola acqua, ma quando
provi ad innaffiarla con del fertilizzante, ella fiorirà come mai prima e
donerà tonalità intense di colori come mai avrebbe potuto.
Lei era come quel fiore, per tanti anni aveva
vissuto senza passioni intense, trascinando stancamente la sua esistenza tra
alti e bassi. Sapeva perfettamente che quella era la realtà ineluttabile della
vita e con convinta rassegnazione ci si era adagiata. Ma ora che dopo tanto
tempo aveva provato emozioni così forti e profonde, come avrebbe potuto
liberarsene senza prima averne assaporato il frutto proibito?
La loro era una passione pura, nata all’ombra del
suo piccolo bar situato nella preciosa y
linda Plaza del Parque ai piedi delle antiche mura della città vecchia di
Ibiza. Pura perché nella realtà non si erano mai permessi di incontrarsi al di
fuori di quel luogo, Lui per Luna fino ad allora era stato solo un volto, uno
sguardo, una voce e tutto quello che si erano concessi non erano altro che
parole, anche se a volte con il tempo erano diventate parole infuocate, dalle
quali traspariva una grande voglia di poter avere un contatto fisico che
potesse suggellare la passione che ardeva sotto le ceneri dei loro corpi.
Non parlavano quasi mai delle loro vite e di
quello che accadeva al di fuori di
quelle mura, l’uno dell’altra sapevano solamente che lui era sposato e aveva
una figlia piccola e che lei viveva con
Andrea, fine. Non volevano che la realtà potesse in qualche modo interferire
con i loro sogni.
Quando si vedevano al bar esistevano solo loro, era
come se fossero avvolti da un’enorme bolla che li trasportava in mondi
sconosciuti, ed ogni giorno erano pronti a perdersi in una nuova avventura.
Potevano sognare in un rifugio montano tra le nevi, in un faro su di una
scogliera osservando le onde infrangersi o su di una calda spiaggia tropicale
baciati dai caldi raggi del sole o in una casetta invisibile agli sguardi
altrui lungo il fiume, ascoltando la quiete rotta solo dal cinguettio degli
uccellini, ma sempre intensamente
insieme.
In quei momenti esistevano solo le loro anime, le
loro parole ed i loro desideri più intimi.
Dopo lunghi mesi passati ad ascoltare il suono delle
loro voci dalle quali sgorgavano le passioni più intense, decisero di disfarsi dei
loro indumenti e di immergersi nelle acque tumultuose della passione. I loro corpi si unirono con lo
stesso ardore che aveva caratterizzato le loro fantasie.
La mente di Luna da quel momento rimase sintonizzata
sulle vibrazioni emanate da quell’uomo che così sapientemente aveva saputo miscelare con egual intensità i
piaceri dell’anima con quelli del corpo. Non poteva fare a meno di pensare a Lui,
a quanto la emozionavano le sue parole, come non riusciva a distaccare il suo
pensiero da quella sua bocca che abilmente, sfiorando la sua pelle nuda, la
avvicinava a piaceri sconosciuti.
L’esistenza di Luna scorreva al ritmo dei pensieri
che la legavano a Lui e la sua anima tornò a vivere, ad amare e ad emozionarsi
dinnanzi alla vita, ai colori di un tramonto quando si tingeva dei suoi
pensieri o della pioggia che posandosi sulla sua pelle riproponeva il profumo
di antichi rituali d’amore.
Ben presto le loro anime desiderarono con sempre
maggior intensità di ricongiungersi, non potevano fare a meno l’una dell’altra
e di pari passo cresceva anche l’immensa necessità di scoprirsi, di parlarsi e
di riconoscere nell’altro quell’isola felice che per nulla al mondo avrebbero
mai voluto abbandonare. L’affinità delle loro anime con il passar del tempo
fece sì che si intrecciassero in modo indissolubile, cambiando il corso delle
loro vite.
Luna volò per lungo tempo ad ali spiegate lassù
nell’azzurro cielo, l’ebbrezza di quel volo le impediva di percepire la realtà
che la circondava. Avvolta nel piacere che provava nel navigare nell’immensità
profonda di quegli occhi color turchino, senza rendersene conto, si abbandonò
completamente a quel sogno d’amore.
Poi un giorno lo schianto fu inevitabile.
Lui si
intimorì della forza di quel sentimento, nato all’ombra di un gioco ma che con
il tempo si era trasformato imprevedibilmente in un amore totale, assoluto,
quasi disarmante. Luna per Lui era
diventata l’energia della sua anima, il respiro del suo cuore, non poteva fare
a meno di pensare a lei, alle sue labbra e a quel suo corpo liscio e profumato
che gli aveva saputo regalare intensi attimi di piacere. Quando si rese conto
per la prima volta di quello che stava realmente accadendo, la razionalità ebbe
in Lui il sopravvento. Tempo addietro aveva giurato a se stesso che mai avrebbe
abbandonato la sua bambina ancora bisognosa del suo affetto e della sua guida,
e così, spaventato da quell’amore totale che lo stava travolgendo, era
scappato, forzando per sempre al silenzio la sua anima.
Luna si era ritrovata intrappolata nel rimpianto
di quell’amore, condannata per sempre al dolore e all’incapacità di vivere
all’ombra dei soli ricordi.
Quel giorno Luna guardandosi allo specchio non
vide più il sorriso che fino a poco tempo prima aveva incorniciato il suo volto,
ora intristito da una smorfia di dolore.
Improvvisamente l’isola felice che rappresentava
per Lui era sparita, sepolta sotto al dolore che a volte la vita crudelmente ci
costringe ad affrontare, come sparito era il profumo della magnolia, ormai non
più in fiore.
Si ritrovò nuovamente come un albero che in
inverno sonnecchia sotto una fredda coltre di neve.
Con il gelo nel cuore vide scoppiare la bolla che
soleva trasportarli in mondi lontani lasciando sul selciato solo poche tracce
di sé. Osservando bene si accorse che quella bolla nel deflagrare aveva
lasciato impressi nel terreno una moltitudine di colori, equiparabili per
bellezza solo ad un ineguagliabile fenomeno della natura e quello sarà il
ricordo che Luna porterà per sempre nel cuore di colui che ha saputo, anche se
solo per brevi, ma intensi momenti, trasformare la sua vita in un arcobaleno.
Buonanotte mondo, pensò Luna quella sera mentre abbarbicata
al ricordo di quell’amore, una lacrima bagnava il suo tormento, ricordandole quanto
era stata dolorosamente fortunata ad aver incontrato quell’uomo sul sentiero
della sua vita volta ormai al divenire.
bellissimo!! quanta passione!! che bella descrizione dei vari momenti, anche quelli piu' tristi...complimenti!!!
RispondiElimina@Anonimo
RispondiEliminaGrazie :)
Quando la vita ti presenta il conto da pagare per le emozioni belle che hai vissuto, c'è da indebitarsi per l'eternità.
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