venerdì 7 settembre 2012

I due volti di Luna

Buongiorno mondo, pensò Luna quella mattina svegliandosi mentre una sensazione che da tempo non provava diede alla sua giornata un senso nuovo.
Guardandosi allo specchio un largo sorriso incorniciava i suoi bianchi denti e il buon umore che si sprigionava dal suo corpo si poteva percepire forte nell’aria come il profumo di una magnolia in fiore.
Si sentiva come un albero che si risveglia dopo un lungo inverno passato a sonnecchiare sotto una calda coltre di neve.

Luna si mise a far colazione sul terrazzo del suo meraviglioso appartamento, situato al lato del campo da golf di Santa Eulalia. All’orizzonte poteva scorgere Formentera, mai come quel giorno le parve così bella. I raggi del sole si specchiavano nel mare turchino appena increspato da piccole onde, formate dal passaggio del traghetto delle 8.00 che si apprestava ad attraccare a Marina Botafoc, il porto di Ibiza.

Andrea era uscito presto quella mattina, quindi Luna poté  tranquillamente perdersi nei suoi pensieri che ultimamente sempre approdavano a quell’isola felice che Lui rappresentava nella sua vita.
Ancora le pareva impossibile come uno sconosciuto avesse potuto entrare a far parte del suo essere così profondamente, così intensamente e in maniera così maledettamente naturale. 
Ancora si domandava come avesse fatto a vivere senza di lui prima di incontrarlo e a come soleva riempire le sue buie giornate quando ancora quei luminosi occhi color del mare non si riflettevano nei suoi e le sue parole non riscaldavano il suo cuore.
Le vennero in mente le parole di un’amica quando le raccontò, che una pianta può vivere a lungo anche di sola acqua, ma quando provi ad innaffiarla con del fertilizzante, ella fiorirà come mai prima e donerà tonalità intense di colori come mai avrebbe potuto.

Lei era come quel fiore, per tanti anni aveva vissuto senza passioni intense, trascinando stancamente la sua esistenza tra alti e bassi. Sapeva perfettamente che quella era la realtà ineluttabile della vita e con convinta rassegnazione ci si era adagiata. Ma ora che dopo tanto tempo aveva provato emozioni così forti e profonde, come avrebbe potuto liberarsene senza prima averne assaporato il frutto proibito?

La loro era una passione pura, nata all’ombra del suo piccolo bar situato nella preciosa y linda Plaza del Parque ai piedi delle antiche mura della città vecchia di Ibiza. Pura perché nella realtà non si erano mai permessi di incontrarsi al di fuori di quel luogo, Lui per Luna fino ad allora era stato solo un volto, uno sguardo, una voce e tutto quello che si erano concessi non erano altro che parole, anche se a volte con il tempo erano diventate parole infuocate, dalle quali traspariva una grande voglia di poter avere un contatto fisico che potesse suggellare la passione che ardeva sotto le ceneri dei loro corpi.
Non parlavano quasi mai delle loro vite e di quello che  accadeva al di fuori di quelle mura, l’uno dell’altra sapevano solamente che lui era sposato e aveva una figlia piccola e che lei  viveva con Andrea, fine. Non volevano che la realtà potesse in qualche modo interferire con i loro sogni.
Quando si vedevano al bar esistevano solo loro, era come se fossero avvolti da un’enorme bolla che li trasportava in mondi sconosciuti, ed ogni giorno erano pronti a perdersi in una nuova avventura. Potevano sognare in un rifugio montano tra le nevi, in un faro su di una scogliera osservando le onde infrangersi o su di una calda spiaggia tropicale baciati dai caldi raggi del sole o in una casetta invisibile agli sguardi altrui lungo il fiume, ascoltando la quiete rotta solo dal cinguettio degli uccellini, ma  sempre intensamente insieme.
In quei momenti esistevano solo le loro anime, le loro parole ed i loro desideri più intimi.

Dopo lunghi mesi passati ad ascoltare il suono delle loro voci dalle quali sgorgavano le  passioni più intense, decisero di disfarsi dei loro indumenti e di immergersi nelle acque tumultuose della  passione. I loro corpi si unirono con lo stesso ardore che aveva caratterizzato le loro fantasie.

La mente di Luna da quel momento rimase sintonizzata sulle vibrazioni emanate da quell’uomo che così sapientemente  aveva saputo miscelare con egual intensità i piaceri dell’anima con quelli del corpo. Non poteva fare a meno di pensare a Lui, a quanto la emozionavano le sue parole, come non riusciva a distaccare il suo pensiero da quella sua bocca che abilmente, sfiorando la sua pelle nuda, la avvicinava a piaceri sconosciuti.
L’esistenza di Luna scorreva al ritmo dei pensieri che la legavano a Lui e la sua anima tornò a vivere, ad amare e ad emozionarsi dinnanzi alla vita, ai colori di un tramonto quando si tingeva dei suoi pensieri o della pioggia che posandosi sulla sua pelle riproponeva il profumo di antichi rituali d’amore.
  
Ben presto le loro anime desiderarono con sempre maggior intensità di ricongiungersi, non potevano fare a meno l’una dell’altra e di pari passo cresceva anche l’immensa necessità di scoprirsi, di parlarsi e di riconoscere nell’altro quell’isola felice che per nulla al mondo avrebbero mai voluto abbandonare. L’affinità delle loro anime con il passar del tempo fece sì che si intrecciassero in modo indissolubile, cambiando il corso delle loro vite.
 
Luna volò per lungo tempo ad ali spiegate lassù nell’azzurro cielo, l’ebbrezza di quel volo le impediva di percepire la realtà che la circondava. Avvolta nel piacere che provava nel navigare nell’immensità profonda di quegli occhi color turchino, senza rendersene conto, si abbandonò completamente a quel sogno d’amore.

Poi un giorno lo schianto fu inevitabile.

Lui  si intimorì della forza di quel sentimento, nato all’ombra di un gioco ma che con il tempo si era trasformato imprevedibilmente in un amore totale, assoluto, quasi disarmante.  Luna per Lui era diventata l’energia della sua anima, il respiro del suo cuore, non poteva fare a meno di pensare a lei, alle sue labbra e a quel suo corpo liscio e profumato che gli aveva saputo regalare intensi attimi di piacere. Quando si rese conto per la prima volta di quello che stava realmente accadendo, la razionalità ebbe in Lui il sopravvento. Tempo addietro aveva giurato a se stesso che mai avrebbe abbandonato la sua bambina ancora bisognosa del suo affetto e della sua guida, e così, spaventato da quell’amore totale che lo stava travolgendo, era scappato, forzando per sempre al silenzio la sua anima.

Luna si era ritrovata intrappolata nel rimpianto di quell’amore, condannata per sempre al dolore e all’incapacità di vivere all’ombra dei soli ricordi.

Quel giorno Luna guardandosi allo specchio non vide più il sorriso che fino a poco tempo prima aveva incorniciato il suo volto, ora intristito da una smorfia di dolore.
Improvvisamente l’isola felice che rappresentava per Lui era sparita, sepolta sotto al dolore che a volte la vita crudelmente ci costringe ad affrontare, come sparito era il profumo della magnolia, ormai non più in fiore.
Si ritrovò nuovamente come un albero che in inverno sonnecchia sotto una fredda coltre di neve.

Con il gelo nel cuore vide scoppiare la bolla che soleva trasportarli in mondi lontani lasciando sul selciato solo poche tracce di sé. Osservando bene si accorse che quella bolla nel deflagrare aveva lasciato impressi nel terreno una moltitudine di colori, equiparabili per bellezza solo ad un ineguagliabile fenomeno della natura e quello sarà il ricordo che Luna porterà per sempre nel cuore di colui che ha saputo, anche se solo per brevi, ma intensi momenti, trasformare la sua vita in un arcobaleno.

Buonanotte mondo, pensò Luna quella sera mentre abbarbicata al ricordo di quell’amore, una lacrima bagnava il suo tormento, ricordandole quanto era stata dolorosamente fortunata ad aver incontrato quell’uomo sul sentiero della sua vita volta ormai al divenire.    








3 commenti:

  1. bellissimo!! quanta passione!! che bella descrizione dei vari momenti, anche quelli piu' tristi...complimenti!!!

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  2. Quando la vita ti presenta il conto da pagare per le emozioni belle che hai vissuto, c'è da indebitarsi per l'eternità.

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