lunedì 7 marzo 2011

Corrispondenze-Cap.5

Rimase lì così,fermo,con gli occhi spalancati a fissare quel foglio senza riuscire a dire niente.
"Com'è possibile?"
Era lei,non poteva essere nessun altro.
L'aveva disegnata perfettamente uguale a come Alexander l'aveva immaginata e descritta sul suo quadernetto,con quei tratti dolci e delicati,ed uno sguardo pieno di dolore ma allo stesso tempo infantile,normale per una bambina.
Avrebbe voluto poter dire qualcosa,qualsiasi cosa;ma in quel momento nessuna frase che pensasse gli sembrava adatta.
-Allora,ti piace?-chiese speranzosa la ragazza.
-Io...io..non-
-Si bè,ammetto che non è uno dei lavori migliori che abbia mai fatto,ma quando ho iniziato a disegnare mi è arrivata una tale enrgia che le mie dita hanno continuato come se non fossi io a comandarle e...ed è venuto fuori questo.Ecco tutto.-
-Emma..-
-Come hai detto scusa?-
Alexander sembrò cadere dalle nuvole e tornare alla realtà,era buoi fuori,lui era lì a guardare un miracolo e l'unica cosa che gli venne in mente da dire fu:
-Niente niente,scusa ma adesso mi è venuto sonno,buona notte-
Si raggomitolò nella coperta e si distese sul letto,mentre Elen si alzò di scatto per frgli posto.
E mentre guardav quel ragazzo scioccata e delusa,strinse a se il suo disegno,lo poggiò vicino al letto e si distese anche lei coprendosi il viso con la coperta trattenendo le lacrime.
Intanto Alexander non dormiva.Pensava.Si domandava come avesse potuto succeder una cosa simile.
Inoltre,sarà stato perchè era ancora scioccato o altro ma era di nuovo bloccato sulla storia.
Provò a chiudere gli occhi e a concentrarsi.Niente.
"Uffi!"
Provò e riprovò più volte a farsi venire un'idea,un'ispirazione,ma non succedeva niente.
Intanto,mentre ripensava a quel disegno e a quella ragazza che l'aveva tanto sorpreso,gli occhi gli si chiusero piano impercettibilmente e l'oscurità della notte lo cullò in un sonno profondo.

Il risveglio invece,fu molto meno tranquillo: i raggi del sole lo accecarono di primo mattino e con molta sorpresa trovò una delle due ragazze già sveglia.
-Buongiorno-disse Deborah,guardandolo con quello sguardo glaciale.
-Buongiorno-rispose lui,poi si guardò intorno-Dov'è Elen?-
-è andata a fare colazione alla cabina-ristorante,ma mi è sembrata molto giù di morale-
Alexander ringraziò velocemente e si diresse verso la cabina-ristorante.
Lei era lì.Con i capelli ancora arruffati e lo sguardo che vagava fuori dal finestrino perdendosi nella bellezza del paesaggio.Le si avvicinò.
-Ciao Elen-
Lei voltò velocemente la testa-Ah,sei tu-
-Senti mi dispiace per stanotte-
Diversamente dal solito,quel giorno Alexander era particolarmente loquace,e lo era perchè aveva avuto un'idea speciale...
La ragazza fece spallucce e lui senza pensarci due volte le prese la mano e disse:
-Vieni,torniamo in cabina,ti voglio"presentare"una persona-
-E chi è?-
Lui si voltò a guardarla e le sorise.
-Emma-

1 commento:

  1. appero'... sempre meglio! La storia continua, ma come?! BRAVA Dina!!!

    RispondiElimina