sabato 26 marzo 2011

The alle cinque - Quando perdi....

Oggi ho solo un minuto, “un attimo”.

Ho ricevuto una pps ….di quelle con tante parole, tante immagini…..frasi che leggo pensando a quanto, ognuna di esse, sia così vera, immagini che osservo pensando a quanti posti nel mondo ancora mi restino da vedere, sapendo già che non mi basterà questa vita per raggiungerli tutti…..
Poi arrivo alla fine e…..dimentico.
Sì, dimentico le frasi lette due minuti prima e nelle quali mi ci ero persino ritrovata…immagini osservate fino a un minuto prima…..
Forse le parole le avevo viste solo scorrere sotto gli occhi, come fili sottili di cotone al vento…le immagini le avevo viste….solo viste, non osservate con cura.
Ma sì, ormai l’ho letto….tanto ormai ho visto….che cosa dovrebbe restarmi? Tanto prima o poi te ne arriva un’altra che ha, più o meno, le stesse immagini, le stesse frasi….le stesse cose.
E così perdo: perdo le frasi che sento, quelle che leggo, non me le ricordo più, non le sento più, non mi suonano più dentro, sfuggono, scivolano via e, al loro posto resta il nulla.
Idem per le foto: prati in fiore, alberi, boschi, cascate, oceani, deserti, animali….via tutto, come un colpo di spazzola tra i capelli….via tutto…
E arrivano altre immagini, altre parole, altre cose…..arriva altro.
Non ho nemmeno il tempo di rendermi conto ….. che già è un altro momento, un altro giorno, un altro anno.
Lo vedo su Carlo…che cresce e spesso mi chiedo come abbia fatto ad imparare quella frase, quella parola, come abbia fatto ad usare la colla….ma chi glielo ha insegnato? Forse io? E mi sono dimenticata anche di quello?....ero troppo occupata a vivere altro? A sentire altro? A vedere altro?
E alla fine ho perso….ho perso le parole, ho perso le immagini, ho perso la …..la colla….sì, gliel’ha insegnato qualcun altro come si tiene il barattolo della colla….

Mi sono fermata: STOP …. ALT…… FERMAAAAAA!!!!!! Sì, ferma, ferma.

Mi sono fermata un attimo e mi sono detta: no, oggi la voglio imparare una frase….voglio che una frase ascoltata o letta questa mattina, mi resti nella testa fino a stasera, la voglio sentire, voglio che sia una frase che mi lasci qualcosa, la voglio condividere con qualcun altro…..me la voglio ricordare.

Sì, stop, alt, fermaaaa, voglio scendere un attimo dalla giostra, ridurre la velocità, mi voglio sedere un attimo su quella panchina…..no, non quella all’ombra…..voglio quella al sole….voglio “l’immagine” del sole….e mi voglio fermare “un attimo”.
Voglio vivere “un attimo”…voglio ricordarmi di come sia fatto “un attimo”, voglio capire quanti “attimi” vivo in un giorno.
Dopo “un attimo” sono dovuta risalire sulla giostra perché avevo altre cose da fare, altre frasi da sentire, altre immagini da vedere…avevo altre cose da ..perdere.

Nonostante siano passati diversi giorni, la frase me la ricordo ancora:
QUANDO PERDI QUALCOSA, NON PERDERE LA LEZIONE.

p.s. ho comperato una busta di palloncini per Carlo: voglio insegnargli io come si gonfiano!!

1 commento:

  1. secondo me anche la banalità rimane segnata nella ns vita....non ci si ricorda forse ma di ciò che si è vissuto non si perde nulla...ogni azione è una penna che scrive sul foglio della ns vita.... Carlo ha imparato ad usare la colla.. il fatto che ti sei accorta che lo sa fare significa che non te lo sei persa, semplicemente che Carlo lo ha scritto in sè con un' altra penna, ma tu lo leggi e xciò non amarezza ma apprezzamento....

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