venerdì 18 febbraio 2011

Brillantina - Cap. 5

Feci passare alcuni minuti restando immobile, non trovando la forza per spostarmi, la voglia di farlo, pensando a chissà poi cosa….o forse semplicemente sperando che il fantasma scegliesse, almeno oggi, di essere clemente, fingesse di non conoscermi, non mi urtasse …. insomma mi lasciasse proprio in quello stato tra larva e coma nel quale, da qualche ora, mi trovavo così a mio agio.
La campanella era suonata già da un po’….i ragazzini erano entrati tutti quanti nelle loro rispettive aule, i professori avevano già iniziato le loro performance culturali, il cancello era già stato chiuso e con molta probabilità avevo anche una bella multa infilata nel tergicristalli per divieto di sosta, però, forse, avevo anche scampato il pericolo “Danny”.
Ma le farfalle erano ancora lì, sfavillanti come non mai, silenziose e fastidiose…..e lo sentivo, dietro le spalle, sentivo il suo respiro, il suo sguardo.
Una cosa era certa: non potevo restare…quindi, positiva e vedrai che quando ti giri……
Eccolo lì…..in tutto il suo splendore, lo sguardo penetrante, quel sorriso accattivante….
:- Buon giorno, cara, dormito bene? –
Se non gli avessi risposto avrebbe avuto la conferma che la maleducazione di Nicolò era proprio data dalla madre, altrettanto maleducata…
:- Buon giorno professor De Crescenzo :-
Ma perché un uomo in tuta da ginnastica è affascinante e una donna è sciatta???
:- no, direi che non hai dormito bene….anzi che non hai dormito affatto….mi hai pensato vero? Beh, in fondo, come darti torto? Sono affascinante e seducente come allora….eh…sì “certi amori fanno giri immensi e poi ritornano”….:-
Non sapevo se fosse il tono ad infastidirmi così tanto, la sua sfrontata sicurezza, il mio senso di totale inadeguatezza, la stanchezza oppure…..oppure la santa verità.
Risolsi tutto con un :- come ti pare:- certa di chiudere e di potermi rintanare nel mio bozzolo ancora per qualche secolo.
Il “fantasma”, negli anni, aveva sviluppato una certa strategia di seduzione.....no, un’altra bugia, era sempre stato così….non era diverso da come me lo ricordavo al liceo, non era cambiato, era solo diventato adulto.
Ma perché alcuni adulti non invecchiano? Perché continuano ad avere lo stesso fascino di un tempo? E soprattutto perché non me ne andavo?
:- bene bene, siamo tornati al “tu”, tra un po’ penso che sarà anche un sì:-
:- sì …….cosa?:-
:- ti va di andare a prendere un caffè?:-
:- no, direi che non è una buona idea….:-
:- beh…facciamo così, potresti convincermi di quanto tuo figlio sia bravo abbastanza da evitargli la sospensione….:-
Ma che diavolo pensava di fare ora?
:- non credo che…..
Ma Leonardo non mi fece finire la frase
:- pensi che sia uno stronzo, non è così?...voglio solo parlare….parlare con te di…te, di noi…insomma dammi una possibilità:-
E finalmente era sceso da quel suo piedistallo di cartapesta e si era unito a noi comuni mortali. Mi faceva quasi….pena, ora, aveva l’aria di chi è in cerca di un qualche tipo di perdono per qualche pasticcio combinato.
Ma potevo fidarmi di lui? Ancora? Era una situazione davvero rischiosa e compromettente e poi non riguardava più solo me o lui….
:- quindi? Caffè?:-

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