venerdì 29 ottobre 2010

Halloween - Buio pesto

Avete mai avuto paura del buio? Per esempio, da piccoli non vi siete mai rintanati sotto le coperte, alla ricerca di sicurezza perché, ne eravate sicuri, c’era un mostro subito fuori da quel riparo?

Beh, io convivo con questo terrore da che ho memoria. Anche ora, a trentasei anni, ogni volta che devo entrare in una stanza buia, sento i peli del collo rizzarsi e faccio scorrere freneticamente le dita sul muro, alla ricerca dell’interruttore. In quel secondo che precede la luce, sento come se qualcosa mi stesse per saltare addosso, come se ci fosse qualcosa pronta a spaventarmi e togliermi il sonno. Inutile dire che niente di tutto ciò è reale, ma questo non impedisce alla mia mente di farmi scherzi davvero brutti. A volte ho creduto addirittura di avere un infarto, sentendo il battito accelerato del mio cuore e i sudori freddi che iniziavano a scorrere sulla schiena. Poi la luce, e tutto passava.

Ma ho finalmente deciso di dire basta a questa paura da bambini. Basta alle sere in cui mi ritrovo a correre, sicuro che qualcuno mi sta seguendo e quando finalmente arrivo alla porta di casa e mi giro, scopro che non c’è nessuno dietro di me. Basta. Sono stufo.

Ecco perché ho deciso di ricorrere alla cosiddetta “terapia d’urto”: passare un’ intera giornata chiuso in casa, senza luce dall’esterno né dall’interno, eccezion fatta per una piccola torcia che ho deciso di concedermi. Avrò con me una bottiglia d’acqua, per dovermi muovere il meno possibile. Annoterò su un taccuino come mi sento e che ore sono e una volta passate ventiquattro ore, sono sicuro che avrò sconfitto questa mia fobia.

Ore 20.00: inizio terapia.

Già mentre abbassavo le tapparelle fino in fondo, per evitare che qualche raggio di luce entrasse per sbaglio la mattina, sentivo il cuore battere sempre più forte, sempre più forte. Sono passati solo pochi minuti, e già mi sento male, per questo ho bevuto un po’ d’acqua.

Ore 20.31

Non posso credere che sia passata solo mezz’ora. Mi sento male, il mio corpo mi sta dicendo di scappare a gambe levate, ma sono sicuro che abbandonare significherebbe convivere per sempre con questa sensazione.

Ore 20.57

Ho sentito un rumore. Indistinto, come qualcosa che cade, ma sono sicuro che niente si sia spostato. Sono in camera, sul letto. Non intendo muovermi da qui.

Ore 21.24

Di nuovo un rumore, più forte questa volta. Sembra qualcosa che si sta avvicinando. Certo che la mia mente sta cercando in tutti i modi di farmi desistere. Ho bevuto già mezza bottiglia.

Ore 21.32

Ho visto una sagoma sulla porta. Qualcosa di molto vago, ma sono sicuro che ci fosse qualcuno lì, sulla soglia della camera, a guardarmi. Oddio, perché ho deciso di fare questo esperimento?!!?

Ore 21.59

Sono rannicchiato sotto le coperte, con le mani sulle orecchie per evitare di sentire qualunque sorta di rumore che non farebbe altro che farmi spaventare. Inizio a sudare copiosamente. Tre quarti della bottiglia andati, inizio ad aver bisogno del bagno.

Ore 22.12

Qualcosa mi ha toccato, ne sono sicuro! Ho sentito chiaramente che qualcosa si è seduta sul letto e mi ha toccato!

Ore 22.35

Mentre entravo di corsa in bagno, ho sentito dei passi. Mi sono chiuso la porta dietro e sono rimasto dentro la vasca. Credo che dormirò, se riesco.

Ore 00.41

Mi sono svegliato perché la porta si è aperta da sola. Strano, ero convinto di averla chiusa a chiave.

Ore 02.09

Sveglio di nuovo. Ho sentito di nuovo qualcosa che mi sfiorava. Sto diventando pazzo, ora mi sembra persino di sentire qualcuno che mi chiama.

Ore 03.39

Le voci sono più insistenti. Mi chiamano per nome, come se volessero tenermi sveglio. Io voglio solo dormire, solo dormire!

Ore 06.11

È quasi l’alba. Le tapparelle non fanno entrare il minimo raggio di sole. Meglio così…

Ore 08.00

Quasi come un orologio, ho fatto colazione con qualche biscotto. Mi sto rilassando, segno positivo. Non sento più ne voci ne contatti fisici, meglio così

Ore 10.39

Mi ero addormentato sul divano e mi sveglio senza vestiti. Come diavolo hanno fatto a togliersi? Io non ricordo di essermi denudato…

Ore ???

Non trovo più il mio orologio da polso. Sparito anche quello. Ho cercato in tutta la casa, ma non l’ho trovato. Mi sono vestito con nuovi abiti presi nell’armadio.

Ore ???

Mi hanno svegliato di nuovo le voci. È una voce di donna, ne sono sicuro. Mi ha chiamato per nome e mi ha toccato la spalla, ma ho puntato la torcia e non c’era nessuno!

Ore ???

Sento qualcuno che mi sta toccando in ogni parte del corpo, è inquietante! Ho iniziato persino ad urlare “Vattene, non ti voglio!”. Sto impazzendo…

Ore ???

Sono tornato in camera e mi sono rimesso sotto le coperte. Mentre camminavo nel corridoio ho sentito dei passi felpati. In camera ho finito l’acqua, la bottiglia l’ho lanciata via.

Ore ???

Sono in cucina. Non so quanto tempo è passato, ma la mia mente inizia a cedere. Sento continuamente qualcuno che parla, ma non riesco a capire cosa mi sta dicendo… CHE COSA VUOI DA ME?????

Ore ???

Ogni volta che sento qualcosa, colpisco con un pugno o un calcio in quella direzione. Ho colpito per due volte il muro, forse ho qualcosa di rotto nel piede.

Ore ???

Sembra che le batterie della torcia si stiano esaurendo. Una volta finite, uscirò da qui e non starò mai più al buio, mai più!

Ore ???

E voci sono insisteni, continuao a dire cose… non ci capiso niee, mi sent solo stanco e stuf di qsto sperimnto..

???

Ho preparto la corda, come mi hann detto le voci, ora basta un hop e non le snt più…

Guardai con gioia nel buio il signorotto spostare la sedia mentre il cappio faceva il suo lavoro. Una volt che smise di muoversi, uscii aprendo la porta principale e mi immisi nella via su cui era affacciata la villetta. Sul taccuino feci un'altra tacca, accanto alle cinque già tracciate. Incontrai un gruppo di bambini che si fermarono e mi chiesero: -Scusi signorina, ma lei non si traveste per Halloween?-

-Io? Ma io sono vestita…-

-Ah sì? E da cosa?- mi chiese un ragazzino con indosso un costume da scheletro

-Non lo sapete? Un serial killer non si distingue dalla gente normale…- gli risposi con il mio miglior sorriso da psicopatica

-Sì, certo…- dissero e se ne andarono.

Io mi fermai davanti ad una casa. Aveva le luci accese e sembrava ci fosse un gran movimento.

Bene. Volevo proprio vedere come più persone impazziscono contemporaneamente.

Bussai alla porta. Mi aprì una ragazza che faticava a stare in piedi. Le mostrai le bottiglie che aveva nella borsa. Mi fece entrare.

Quanto adoro divertirmi ad Halloween.

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