domenica 30 maggio 2010

Il Pavone Bianco

Volare, se si può
A chi mi conosce,
A chi mi ha conosciuto,
A chi mi conoscerà
A chi vorrà scoprire in me quello che sono davvero
Al di là dello scrigno che racchiude la mia anima


11 Febbraio 2004

Un pomeriggio d’estate ero seduta in veranda nella villa affittata al mare. Erano ormai due anni che avevamo deciso di passare le vacanze in quel posto così tranquillo e adatto per i bimbi, dove un po’ riuscivo a sentirmi a casa. Sfogliavo un po’ annoiata un quotidiano, unica merce sana tra i tanti giornaletti che si possono comprare in estate e che gareggiano con i settimanali da parrucchiere.
Un piccolo trafiletto attirò la mia attenzione. Lo ritagliai con cura e lo posi nel mio portafoglio: avevo trovato un piccolo tesoro!

Paulo Coelho
Una volta domandarono a Michelangelo come facesse a scolpire opere così magnifiche. “Quando guardo un blocco di marmo, ci vedo la scultura dentro. Tutto quello che devo fare è togliere il resto intorno”. Questo è il punto centrale della nostra vita. Quest’opera d’arte rimane nascosta da anni di paure, colpe, indecisioni. Ma se decidiamo di togliere il resto, se non dubitiamo delle nostre capacità, possiamo portare avanti la missione che ci è stata assegnata

Era tanto tempo che non scrivevo. Le parole che mi avevano abbandonato per lungo tempo all’improvviso oggi sono tornate prorompenti. Pur attanagliata da sentimenti a volte troppo devastanti, mi ero sentita svuotata, incapace ed inetta ad esprimere quel mio mondo che esplodeva dentro. Non riuscivo a trovare le parole giuste: si rincorrevano tra loro, giocavano a nascondino tra i pensieri, sfuggivano alla bocca ed alla mano, imprendibili come una farfalla che svolazza lieta tra i fiori, ma appena si accorge che le sei dietro ti sorprende con un battito d’ali e va a nascondersi poco lontano. Forse prima non era il momento. Nulla è casuale. Le più impercettibili casualità sono parti di un disegno più ampio che ci comprende e non si è mai al posto sbagliato al momento sbagliato. Il fato benevolo o malevolo ci pone nel mondo dove e quando possiamo essere in grado di compiere un certo gesto, di conoscere una certa persona, di aiutare uno sconosciuto, di apprezzare un’emozione o di soffrire un inferno, solo perchè si compia il nostro destino e possiamo imparare dalle nostre scelte e dalle nostre esperienze. Ogni momento, unico e irripetibile.


Questo lo avevo scritto tanto tempo fa, troppo...
In sei anni ho continuato a scrivere, con alti e bassi, ma sempre trascinata dalla voglia di riversare fuori di me quello che avevo dentro. Ho provato a pubblicare (è andata male). Ci riproverò. Ma quando scrivo non lo faccio perchè voglio farne un mestiere. Un mestiere ce l'ho, seppur poco motivante ultimamente. Lo faccio perchè è una delle poche cose che mi piace davvero, che mi fa sentire viva.

Spesso mi accade, in metropolitana, in ufficio, quando cammino, al parco, nei negozi. Le parole mi riempiono. Vorrei avere un foglio di carta come una retina che cattura le farfalle. Non mi sono mai trovata bene a parlare ad un interlocutore. Forse non sono sicura, non reggo il suo sguardo. Ma quando ho uno strumento per scrivere esprimo me stessa ed i miei sentimenti con la forza più prorompente che ho dentro, le parole si vuotano da sole, non riesco a fermarle, le frasi si costruiscono l’una dietro l’altra, le parole assumono un significato nuovo, si combinano in giochi di lettere, che mi riempiono la bocca dei miei sentimenti. E le preferisco alle parole dette, che possono arrivare ad un destinatario addormentato, seccato, stanco, disattento. Le parole scritte arrivano dritte al cuore, perché chi le legge le recepisce quando il suo animo è pronto a riceverle tranquillo e le può assaporare meglio.

Non so chi, quando, dove e come leggerà queste pagine. Ogni parola è una parte di me, che prende il sopravvento e si costruisce la sua storia intorno.

Spero queste storie piacciano anche a voi... :-)

1 commento:

  1. Devo dire che hai proprio colto nel segno nella descrizione del momento di creatività, quel momento in cui non puoi non rimpiangere il fatto di non avere tra le mani un foglio e una penna...

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