lunedì 16 gennaio 2012

Chi è il Succube? - Parte Terza

Mi scuso ancora con i miei quattro lettori per questo ritardo.
Ecco a voi l'ultima parte di "Chi è il Succube?"

XyoaiaoyX

***

I cinque giorni della settimana che separavano il lunedì dalla domenica dell'incontro con Magda furono un crescendo di ansia per Alex. Insomma, aveva un appuntamento con una ragazza, purtroppo per lui, letteralmente da sogno che gli toglieva la possibilità di dormire in pace da quasi tre mesi. Ogni giorno Alex si addormentava e si svegliava pensando a quei capelli rossi e a quei bellissimi occhi verdi. Quella ragazza stava diventando un' ossessione non solo durante la notte, ma anche durante il giorno!

Sabato sera era arrivato, in un modo o nell'altro, e Alex era deciso ad andare a letto presto, in modo da non farsi sfuggire il caffè tanto agognato. A letto prese la sveglia e la regolò in modo che suonasse relativamente presto, così da avere tempo sia per svegliarsi per bene che per avere del tempo per dedicare al suo aspetto. Non era conosciuto al liceo come "lo sciupafemmine elegante" per niente. Finiti i bei ricordi delle sere in discoteca, Alex adagiò la testa sul cuscino e si addormentò quasi subito.

Purtroppo per lui, anche i sogni iniziarono quasi immediatamente.

Sempre la solita scena, sempre la solita ragazza. No, non una ragazza qualsiasi, ma Magda! Ne era certo, dopo averla vista da sveglio. Quella ragazza era Magda! -No, no, NO!- disse alla ragazza che entrava in camera, sapendo cosa sarebbe successo se le avesse permesso di intrufolarsi sotto le coperte. Sentendolo ribellarsi, Magda esitò un attimo e rimase a fissarlo. Alex colse l'occasione per mettersi seduto e si rivolse a lei:-Come hai fatto ad entrare?-

Un sorriso amaro si stampò sulla faccia di Magda: -Posso fare un sacco di cose che la gente comune come te definirebbe come minimo strane-

-E come peggio?-

-Innaturali, mostruose, demoniache...-

-Non ti seguo-

Magda si avvicinò al viso di Alex e gli sussurrò:-Cosa hai provato quando ci siamo baciati?-

Alex ricordò subito la strana sensazione al petto: non era come quando era agitato, no, era qualcosa di ben peggiore. Aveva sentito il battito del suo cuore rallentare, anziché accelerare per l'eccitazione. Inoltre, dopo quel bacio si era sentito fiacco, smorto, come se avesse passato una settimana a non fare assolutamente nulla, cosa, per lui, impensabile. -Cosa... cosa stai cercando di dirmi?- la voce di Alex era leggermente incrinata dalla crescente paura che stava avendo di quella ragazza

-Oh, come vorrei che le spiegazioni fossero semplici.- disse Magda sinceramente dispiaciuta: -Ma non credo di poterla mettere in un modo immediatamente comprensibile-

-Ok, mi stai spaventando ora- disse Alex. Il ragazzo tentò di allontanarsi dalla figura seduta sul suo letto ma non ci riuscì. Una sensazione, simile ad una mano che lo spingeva con forza, gli stava bloccando le spalle e le gambe. Il panico stava penetrando nella mente del ragazzo.

-Ora neanche te mi vuoi più!- disse singhiozzando Magda:-Ora devo tenerti con la forza, altrimenti scapperesti anche te da me, come hanno fatto tutti quelli che amo o che ho amato!-

-Ma cosa... cosa stai dicendo?- disse quasi urlando Alex

-Perchè nessuno mi ama? È per via della mia provenienza, non è così? Solo perchè sono una straniera, perchè vengo dall'Inferno, perchè condanno gli uomini a morire per amore?- la voce di Magda si era fatta sempre più cupa mentre continuava il suo monologo:-Tanto, per morire per amore non avete bisogno del mio aiuto... Io semplicemente aggiungo una ricompensa per la vostra sofferenza.-

-Smettila! Dimmi chiaramente cosa vuoi! Non ci sto capendo niente, questo sogno è troppo complicato anche da vivere!-

Alla parola "sogno" Magda si riprese e guardò Alex dritto negli occhi. Con le lacrime che le scorrevano sulle guance, la ragazza sorrise di nuovo. Un secondo sorriso, se possibile ancora più intriso di tristezza del primo, si stampò sulle labbra della ragazza:-Oh, Alex... come vorrei che tutto questo fosse solo per te un sogno. Ho provato, di certo, a renderlo piacevole, ma a che prezzo... a che prezzo...-

-Tu... vorresti che questo fosse un sogno? ma cosa...-

-Tu credi di stare sognando, non è così? Beh, mi dispiace contraddirti.-

Come un pugno nello stomaco. Quelle parole, apparentemente senza senso, stavano gradualmente acquistando significato. Se i sogni che aveva fatto non erano tali, si spiegavano le sensazioni di stanchezza e di appagamento che caratterizzavano ogni suo risveglio. Ma non aveva comunque senso che Magda fosse lì, accanto a lui, nel cuore della notte.

-Oh, come ti ho già detto, ne posso fare di cose...- rispose Magda

-Ma che diavolo...-

-Sì, hai detto bene ora. Beh, non proprio un diavolo, ma una specie di creatura infernale sì.-

Alex smise di lottare contro la misteriosa forza che lo teneva inchiodato al letto e guardò Magda:-Chi sei tu?-

La ragazza, che non aveva tolto un attimo il suo sguardo dagli occhi del ragazzo, rispose tranquillamente:-Sono una succube, una creatura infernale. Mi nutro della vita degli uomini attraverso i loro sogni. O meglio, attraverso quello che loro credono siano solo sogni.-

Alex era attonito. I suoi occhi erano spalancati dalla sorpresa, come la sua bocca.

-Sì, lo so che è impossibile da credere- continuò Magda: -ma è ciò che sono.-

-Perciò mi stai dicendo che sei una... mangiatrice di uomini?- chiese Alex

-No, no... Io non li mangio. Mi nutro della vostra energia vitale. Per esempio, se adesso io...- la frase fu interrotta dal bacio improvviso di Magda. Alex provò di nuovo quella orribile sensazione che aveva provato quasi una settimana prima, ma in maniera leggermente più accentuata. Il cuore ormai, poteva sentirlo chiaramente, rallentava, mancava qualche battito, faceva fatica a stare al passo. Quella tortura, che per Alex fu interminabile, si concluse qualche secondo dopo. Magda lo guardò come per sincerarsi delle sue condizioni ma vedendolo spossato le lacrime ricominciarono a scendere:-Ecco, è questo che faccio per nutrirmi e sopravvivere. Porto alla morte le persone.-

Alex si riprese dopo un po', sentendosi comunque ancora stanchissimo, come dopo una maratona. Con voce flebile chiese:-Ora puoi... togliere queste catene? Non credo di avere la forza di scappare, comunque.-

Magda annuì e Alex si sentì subito liberato da quel peso che lo imprigionava. Il ragazzo guardò la ragazza ed emise un debole riso. -Cosa ti fa ridere?- chiese incuriosita Magda

-L'ironia. Io sono sempre stato un bel ragazzo a cui piaceva avere il maggior numero di ragazze... Insomma, uno "sciupafemmine". Ma ora è una donna che "sciupa" me...- una altra risate uscì dalla bocca di Alex. -Ma tornando seri, di quanta... vita ti sei nutrita da me?-

Magda distolse lo sguardo e rispose a voce bassa: -Più o meno cinquanta, sessanta anni...-

-Quindi ho l'aspetto di un trentenne ma il fisico di un uomo di ottanta anni?-

-Sì e mi dispiace moltissimo per questo. Ti giuro che se io non fossi... se tu potessi...- Magda ricominciò a singhiozzare a abbracciò forte Alex, come se temesse che il ragazzo potesse volare via in qualsiasi momento

-Ehi, ehi... non è mica colpa tua, sai? Ognuno di noi è a questo mondo per un motivo. Io per fare soldi ed avere ragazze, il mio amico al bar per fare degli ottimi caffè ed aiutare le persone...-

-Sì ma io? Io non porto altro che dolore!- disse con rabbia Magda

-Tu porti una morte bellissima. Insomma, quale uomo su questo pianeta non vorrebbe morire amando?- disse con un sorriso Alex

Magda sciolse l'abbraccio e guardò il ragazzo negli occhi: -Tu lo vorresti?- disse sorpresa

-Certo. Specie se sei tu a procurarmi questa bellissima fine-

-Ma io non voglio! Io sono innamorata di te, non voglio perderti! Non voglio... Io...- la ragazza batté un pugno sul letto, lasciando un alone nero ed un improvviso odore di zolfo: -Io non so cosa fare.-

-Tu saresti disposta a farmi felice?- chiese Alex

-Ma certo che lo sarei-

-Faresti tutto ciò che ti dico?-

-Cosa vuoi dire?-

-Ormai non avrei molto tempo da trascorrere ancora su questa terra, se quello che mi hai detto è giusto-

-Non dire così, Alex-

-E la morte... beh, dopo questa sera non mi fa più così paura-

-Non costringermi a fare cose di cui ti pentiresti- le lacrime di Magda, ormai, erano incontrollabili

-Un ultimo desiderio di un condannato a morte. Lo esaudiresti?-

-Io... io non voglio...-

-Dimmi di sì. Ti prego.- Alex prese la mano di Magda e la strinse forte: -Ti prego-. Magda distolse lo sguardo per un attimo, ma tornò quasi subito a fissare gli occhi di Alex. I due rimasero così per qualche secondo finchè Magda non annuì.

Il ragazzo sospirò ed un sorriso gli si stampò in viso. Ormai quello che aveva fatto era tutto ciò che desiderava aver fatto nella vita. Non aveva troppi rimpianti ma aveva un unico dispiacere: non aver detto a Seth cosa stava succedendo.

-Baciami un'ultima volta, Magda...-

The End

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