Lo specchio
Mi fai schifo!
Ti guardo e non riesco che a pensare solo questo.
Puoi avere il mio viso, i miei occhi. Puoi parlare con la mia bocca e fare i gesti con le mie mani. Ma non riesci ad essere me. Sei lontana un universo da quello che sono io, dentro di me.
Tu sei falsa, sei bugiarda, sei senza scrupoli. Non credi in nulla.
Non saprei nemmeno dire quale obiettivo persegui.
Non saprei dire se ne hai uno. Ho qualche dubbio.
In fondo, pensa alla tua vita.
Prendi un argomento a caso. La famiglia. Cosa hai?
Guardati. Fai pena, oltre che schifo. Hai mandato all’aria quello che avevi faticosamente costruito per anni. Hai rovinato per sempre tuo marito e tuo figlio per rincorrere cosa? Chi? Un principe azzurro o un bastardo? Dici di esserti innamorata? Alla tua età?
Ma cosa ne sai tu, dell’amore, piccola stupida? Per te l’amore è ancora quello delle favole: e vissero insieme felici e contenti? L’amore non è quello, tesoro, sveglia!
L’amore è alzarsi la mattina affianco a chi vuole combattere quel giorno ancora insieme a te. L’amore è volersi svegliare avendo al proprio fianco la persona che fino a quel momento ha lottato con te. L’amore è non poter fare a meno dei difetti dell’altro ed essere stufo dei suoi pregi. Tu lo sai? Lo hai mai sperimentato? O alla prima difficoltà hai detto “Basta” e ti sei arresa?
Prendi un altro argomento. I tuoi genitori. Dove sono?
Ad un certo punto sei andata via. Lontano dagli occhi, lontano dal cuore. E così è stato. Te ne sei fregata della loro vita, li rifuggivi, non ne potevi più.
Eppure ti hanno voluto.
Eppure ti hanno amato.
Eppure ti hanno cercato.
Forse hanno sbagliato, ma tu, come madre, pensi di non aver mai sbagliato con tuo figlio?
Non chiederti dov’erano quando soffrivi. Chiediti dove sei tu ora quando soffrono.
Non chiederti dov’erano quando avevi bisogno di amore. Chiediti dove sei tu ora quando loro chiedono amore.
Vai, andiamo avanti con la lista. Il lavoro? Cosa vuoi? Essere Amministratore Delegato? Prova ad accontentati. In fondo non fai un lavoro degradante. Non sei umiliato ogni giorno come capita a certe persone che lavorano per uno sputo di soldi. I tuoi soldi li guadagni e li guadagni bene... o sbaglio?
Certo, non sei nell’azienda ideale. Ci sono piccole faide e piccole battaglie, ogni tanto torni a casa con qualche ferita. Ma in fondo cosa ti aspettavi? Che ti stendessero il tappeto rosso appena entrata e ti dessero quattro giovani a sventolarti le piume quando hai caldo?
Sveglia, ragazza...
Più ti guardo e più mi chiedo come tu faccia ogni giorno a sostenere l’immagine che hai di te, a crederti invincibile, a credere di poter spaccare il mondo, a credere che tutto ti sia dovuto.
Lo sai cosa c’è dietro di te? Lo sai cosa vedo nei tuoi occhi?
Vedo il vuoto.
Tu non pensi. Tu non ti lasci nemmeno sfiorare dal pensiero.
Ti abbandoni all’istinto e te ne freghi di ciò che provochi intorno a te.
Eppure lo sai che hai i giorni contati, vero? Ma questo non ti fa cambiare.
Ogni giorno a testa alta, spavalda, attraversi la tua giornata fino a sera.
Poi arrivi qui, in questa casa, davanti a questo specchio.
E ti smonti.
Metti via gli occhi dolci.
Metti via il sorriso.
Ti guardi dentro e quello che vedi non ti piace.
Come si cambia? Come si fa a cambiare?
Dov’è la leva per girare e cambiare direzione?
Forse non sai in quale direzione andare, eppure basterebbe solo voltare un po’.
Hai letto stamattina di quella donna? Sì, quella che si è suicidata.
La invidi? Non conosco nessuno che abbia mai invidiato un altro perchè è riuscito a togliersi la vita. Preoccupante la tua affermazione...
La capisco, tuttavia. Sei invidiosa della sua scelta. Sei invidiosa della sua scelta.
Quella donna in un modo o nell’altro ha saputo scegliere, ha trovato il coraggio di prendere una posizione.
E tu?
Tu sei ferma al bivio e rimani lì, voltando prima la testa a sinistra e poi la testa a destra.
E non ti decidi. Non vedi nulla di buono nè da una parte nè dall’altra.
Forse perchè è nei tuoi occhi che manca l’anima.
Forse perchè il tuo spirito è errabondo.
Sei al confine tra il male ed il bene. Come doctor Jekyll e Mr Hyde.
La mattina vesti i panni del cattivo e la sera torni in te e davanti a questo specchio ti dici che la tua anima non ti piace.
Fai qualcosa allora.
Scegli. Scegli se restare al buio o se camminare nella luce.
Solo tu puoi decidere. Nessuno lo farà per te.
Nemmeno io che sono la tua immagine nello specchio.
(continua)
Esplicito e diretto come forse solo un specchio saprebbe fare! Wow!
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